Potrebbero esistere forme di vita "aliene" tra noi? Ecco la risposta di un astrobiologo
Potrebbe sembrare facile descrivere la "vita", ma non lo è. Mentre può essere facile da riconoscere, in realtà è notoriamente difficile da definire e ha portato a discussione scienziati e filosofi per secoli.
Recentemente, Helen Sharman, la prima astronauta britannica e chimica all'Imperial College di Londra ha affermato che forme di vita aliene impossibili da individuare potrebbero vivere tra di noi. Com'è possibile? La mancanza di definizione è un grosso problema quando si tratta di cercare la vita nello spazio. Non essere in grado di definire una vita diversa da noi significa che ci stiamo veramente limitando a idee geocentriche, forse anche antropocentriche, di come appare la vita. Quando pensiamo agli alieni, spesso immaginiamo una creatura umanoide. Ma la vita intelligente che stiamo cercando non deve essere umanoide.
"Saranno come te e me, fatti di carbonio e azoto? Forse no. È possibile che siano qui in questo momento e semplicemente non li possiamo vedere", si domanda Sharman. Noi non possiamo studiare questa vita perché al di fuori della nostra comprensione e, addirittura, potrebbe anche essere microscopica. Abbiamo, infatti, modi limitati di studiare il mondo microscopico poiché solo una piccola percentuale di microbi può essere coltivata in laboratorio. Ciò può significare che potrebbero esserci davvero molte forme di vita che non abbiamo ancora individuato.
Un'altra idea diffusa per la vita aliena è che, invece di essere composti di carbonio, siano composti di silicio. Il silicio è simile al carbonio, ha quattro elettroni disponibili per creare legami con altri atomi, anche se è più pesante, con 14 protoni rispetto ai sei del carbonio. Tuttavia, il carbonio è più flessibile e offre molte più possibilità molecolari.
Ci sono, comunque, argomenti a favore della vita sulla Terra basata sul silicio. La natura come ben sappiamo è adattabile. Alcuni anni fa, gli scienziati del Caltech riuscirono a produrre una proteina batterica che creò legami con il silicio. Quindi, anche se il silicio è poco flessibile rispetto al carbonio, potrebbe forse trovare il modo di assemblare gli organismi viventi.
Quando si tratta di altri luoghi nello spazio, come la luna di Saturno, Titano o pianeti in orbita attorno ad altre stelle, non possiamo certo escludere la possibilità di una vita basata sul silicio. Per trovare questa vita, però, dobbiamo pensare al di fuori di come la immaginiamo.
FONTE: space.com
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