Molto presto i robot potranno essere utilizzati per riparare i satelliti nello spazio

Molto presto i robot potranno essere utilizzati per riparare i satelliti nello spazio
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Attualmente non esiste un modo facile per riparare i satelliti che orbitano intorno alla Terra. Per questo motivo, i ricercatori dell'University of Cincinnati stanno lavorando ad una rete robotica di veicoli spaziali in grado di compiere questo arduo compito.

Più oggetti vengono lanciati nell'orbita terrestre bassa, più il rischio che questi oggetti si scontrino tra loro aumenta ad ogni lancio. Lo scontro di questi oggetti potrebbe portare ad numero esponenziale di detriti che potrebbero, a loro volta, scontrarsi contro satelliti funzionanti e operativi. Questo problema, che desta già molta preoccupazione agli scienziati, è chiamato Sindrome di Kessler.

Con un afflusso ancora maggiore di satelliti, sopratutto visto i piani di SpaceX con Starlink, l'attenzione si rivolge alla riparazione di quest'ultimi invece di sostituirli con dei nuovi quando finiscono il loro carburante o si verificano dei guasti.

Lo sforzo di creare una rete robotica di veicoli spaziali in grado di riparare i satelliti è guidato dall'ingegnere aerospaziale Ou Ma, che ha già lavorato a diversi progetti per la Stazione Spaziale Internazionale. Ma non solo; anche la NASA ha intenzione di percorrere questa strada, con un veicolo spaziale di manutenzione chiamato Restore-L, che dovrebbe essere lanciato nel 2022.

Lo stesso vuole fare l'Agenzia spaziale europea (che ha recentemente ottenuto un budget da urlo) con un robot chiamato e.Deorbit, ma che vedrà la luce, molto probabilmente, dal 2025 in poi.