Presto vedremo altri elicotteri come Ingenuity? La NASA ci sta già pensando

Presto vedremo altri elicotteri come Ingenuity? La NASA ci sta già pensando
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Il drone Ingenuity - arrivato su Marte il 18 febbraio - è riuscito pochi giorni fa a compiere il suo primo volo marziano, aprendo la strada ad infinite nuove possibilità. A tal proposito, la NASA sta già pensando ai successori del piccolo elicottero.

Gli appena 1.8 chilogrammi di Ingenuity sono stati sufficienti ad aprire un nuovo capitolo dell'esplorazione spaziale, dimostrando agli scienziati e agli ingegneri delle società aerospaziali di tutto il mondo che è possibile solcare i cieli di un mondo alieno lontano 300 milioni di chilometri dalla Terra.

Non dimentichiamoci che Ingenuity è solo al "primo giorno di lavoro"! Ma del resto il compito del drone è proprio questo: non porta con sé nessun tipo di strumentazione scientifica (ad esclusione di due telecamere di navigazione) perché deve semplicemente dimostrare che la tecnologia con cui è stato creato è già un buon punto di partenza per costruire velivoli più grandi, più potenti, e da mandare (un giorno) su mondi ancora più lontani.

Sebbene non ci siano piani ufficiali per i futuri "figli di Ingenuity", è chiaro che la NASA stia già pensando a come rendere fattibili velivoli più grandi e più performanti. Secondo l'ingegnere capo del JPL Bob Balaram, che ha lavorato sul drone, i problemi da affrontare saranno molteplici, ma di sicuro non è un motivo per buttarsi giù o non provarci: "il funzionamento di questi veicoli è in correlazione con il loro peso e grandezza, e stiamo pensando a prototipi nella classe dai 25 ai 30 chilogrammi".

Ha poi aggiunto che superare questo limite sarebbe controproducente: "qualcosa di molto più grande è difficile... l'imballaggio delle lame diventerebbe piuttosto scomodo (più pesa, più le lame dovranno essere grandi e veloci ,n.d.r), quindi potrebbe non essere del tutto fattibile a breve termine, ma sicuramente progressi per portare velivoli più pesanti su Marte sono già in atto".

Per quanto riguarda gli altri mondi del Sistema Solare, i piani sono ancor più incerti, ma è invece noto che l'agenzia sta sviluppando una missione con velivolo a rotore da mandare su Titano, la luna gigante di Saturno. Questa missione è conosciuta come "Dragonfly" e - sebbene il suo lancio previsto per il 2027 sia ancora molto lontano - è da molti considerata come una delle più avvincenti missioni mai progettate.

Questo perché Titano, la luna più grande di Saturno, è uno dei principali candidati nel Sistema Solare per sostenere la vita, dato che sulla sua superficie sono presenti cicli della chimica complessa e degli idrocarburi... senza contare i vastissimi oceani di acqua e ammoniaca rilevati nel sottosuolo della luna.