Prezzi chip destinati ad aumentare entro fine 2022: la crisi finirà davvero?

Prezzi chip destinati ad aumentare entro fine 2022: la crisi finirà davvero?
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La speranza di vedere la fine della crisi dei chip entro fine 2022 continua a non mancare, ma gli ultimi avvertimenti lanciati dagli analisti non fanno svanire affatto la preoccupazione residua di investitori e consumatori. Se da una parte probabilmente vedremo un ritorno di scorte sufficienti, dall’altra troveremo un aumento importante dei prezzi.

Come ripreso da Gizchina, gli ultimi report degli analisti del settore puntano tutti a ulteriori problematiche per i mesi a venire: l’intero mercato dell’elettronica potrebbe vedere un pericoloso aumento dei prezzi di chip e prodotti finali nel corso del 2022 e fino a fine 2023.

Gli ultimi indizi legati a questo protrarsi della crisi vengono da Bloomberg in particolare che, dopo avere parlato con le proprie fonti riservate, ha affermato che Samsung Foundry aumenterà i costi dei chip del 15-20% nella seconda metà del 2022. Ciò sarebbe dovuto, ovviamente, alle circostanze che tutti conosciamo: inflazione, COVID-19 e lockdown in Cina, carenza di componenti base, costo del lavoro e la guerra in corso. L’inevitabile aumento dei prezzi dietro le quinte porterà quindi alla prima salita dei prezzi per Samsung Foundry negli ultimi due anni, con una reazione a catena importante.

Alla stessa maniera, TSMC vorrebbe aumentare i prezzi dei suoi chip del 5-8 percento, seguendo così il precedente aumento del 20% applicato ai prodotti del 2021 e, apparentemente, insufficiente a compensare gli effetti negativi della pandemia. La crisi del mercato tech sembra quindi destinata a durare ancora a lungo: le scorte potrebbero sì tornare a livelli pre-pandemia, ma con costi nettamente superiori.