I primi modelli sul cambiamento climatico erano incredibilmente precisi

I primi modelli sul cambiamento climatico erano incredibilmente precisi
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I ricercatori dell'Università di Berkeley, del MIT e della Nasa hanno revisionato 17 modelli sul cambiamento climatico, prodotti tra il 1970 e il 2000. Di questi, 14 erano molto accurati nel predire le temperature che osserviamo oggi. Tutto questo circa 30 anni fa. L'attenzione verso il clima sta aumentando, sopratutto grazie alle nuove generazioni

L'azione politica e sociale di Greta Thunberg ha portato il cambiamento climatico ad essere uno degli argomenti più trattati dai media, tradizionali e non, ed ha raccolto intorno a questo argomento tanti giovani. Questo è molto importante, sopratutto ora che sembra che l'aumento di temperatura sia più grande del previsto.

"Il vero messaggio è che il riscaldamento che stiamo osservando è quasi quello predetto circa 30 anni fa," afferma il capo dello studio Zeke Hausfather, un dottorando presso l'Università di Berkeley. "Questo ci dà la sicurezza che gli attuali modelli saranno accurati allo stesso modo".

Gli scienziati hanno guardato alle predizioni di ogni modello per la temperatura media della Terra, basati sui livelli di gas serra nell'atmosfera, e le hanno comparate alle temperature attuali misurate agli stessi livelli di gas serra. In effetti, lo studio ha verificato quanto bene i modelli passati simulassero la relazione tra l'emissione e l'aumento di temperatura, non se fossero accurate le predizioni globali.

"Non ci siamo concentrati su quanto bene la loro sfera di cristallo ha predetto l'emissione di gas serra, perché un domanda per economisti ed ingegneri energetici, non chi studia il clima," dice Hausfather. "È impossibile sapere esattamente quali saranno le emissioni umane in futuro. La fisica che possiamo capire è un sistema deterministico; le emissioni future dipendono dalle interazioni umane, che non sono necessariamente deterministiche."

Uno dei primi modelli ad aver attirato l'attenzione del pubblico su questo problema, è stato quello di James Hansen nel 1988; questo aveva sovrastimato le emissioni di metano e sottostimato l'impatto del trattato di Montreal e quindi aveva previsto degli aumenti di temperatura più grandi. Ma quando gli scienziati hanno guardato soltanto alla relazione tra aumento di gas serra e incremento della temperatura, l'hanno trovato incredibilmente preciso.

"La fisica di questo modello era giusta. La relazione tra la quantità di CO2 e il riscaldamento che si ottiene, era corretta. Ha solo sbagliato la previsione sulle emissioni."

Quando gli scienziati hanno inserito le emissioni attuali e i giusti livelli di gas serra, la maggior parte dei modelli ha restituito delle temperature simili a quelle che osserviamo oggi. I modelli climatici continuano a migliorare, ma la loro accuratezza viene verificata solamente confrontandoli con dati passati. Questo studio è uno dei primi casi in cui i modelli vengono confrontati con dati futuri. I ricercatori credono che le loro ricerche possano migliorare le predizioni sul cambiamento climatico, anche se sono catastrofiche come le stime sull'aumento del livello del Mediterraneo.

"I modelli climatici per noi sono molto importanti per capire come il clima potrà cambiare in futuro e, adesso che abbiamo studiato in dettaglio la bontà dei vecchi modelli, siamo più sicuri che l'attuale generazione sia molto precisa," ha concluso Hausfather.