I primi uomini del Paleolitico potrebbero aver raggiunto il Giappone volontariamente
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Per molto tempo ci si è chiesti se le antiche popolazioni avessero raggiunto le isole Ryūkyū (Giappone) per pura casualità o se ci fosse stato un qualsiasi intento di migrazione. Un recente studio sembrerebbe rispondere a questo quesito, dimostrando come i primi uomini dell'Età della Pietra potessero essere marinai dalle incredibili capacità.
Grazie ad un progetto portato avanti dal Global Drifter Program, un team di ricerca è riuscito a mappare 138 boe di segnalazione, poste tra Taiwan e l'isola filippina di Luzon tra il 1989 e il 2017.
Analizzando i dati ricavati da queste, gli esperti hanno notato come solo 4 gavitelli siano riusciti effettivamente ad avvicinarsi alle isole Ryūkyū, perché trasportate da tifoni e correnti di vento avverse.
Questi dati, pubblicati nella nota rivista scientifica "Scientific Report", hanno coinvolto anche storici e paleontologi specializzati nella storia del Primo Giappone.
Sulla base di questi, il noto professore Yousuke Kaifu e i suoi colleghi dell'Università di Tokyo, hanno esposto una semplice ipotesi: se gran parte delle boe, considerando sia le condizioni di maltempo sia la grande corrente oceanica Kuroshio, non sono riuscite ad avvicinarsi alle isole Ryūkyū, allora è possibile che i primi marinai orientali non siano finiti lì per caso circa 35 mila anni fa.
Per confermare, o meno, quest'idea, sono stati studiati anche i fenomeni geologici intorno alla regione giapponese, sia a nord, verso l'isola del Kyushu, che a sud, verso Taiwan. Questo immenso lavoro di confronto fra campi diversi ha portato un'ennesima risposta che sembra confermare l'ipotesi di Kaifu: nell'arco di 100 mila anni, fino ad oggi, le correnti intorno a questa vasta area non hanno mai mutato.
E' probabile, quindi, che i primi uomini siano riusciti ad attraversare l'oceano intenzionalmente per raggiungere nuove terre e migrare.
Questo esempio delle isole Ryūkyū non sarebbe il primo scoperto nel corso di quest'ultimo decennio. Per esempio, molti studiosi hanno cominciato a sostenere che, sin dall'Homo Erectus, circa 709 mila anni fa, gli uomini cominciarono a navigare nelle vaste acque del pianeta. Inoltre, i movimenti verso e intorno il Giappone sembrerebbero confermati anche da reperti trovati in Australia e risalenti a 65 mila anni fa.
E' corretto precisare, però, che ancora la discussione, a livello accademico, è aperta. Dopotutto il Paleolitico è riconosciuto come un periodo molto lungo nella storia umana e non è chiaro se queste affermazioni possano valere per tutti gli uomini che vissero in quel periodo oppure solo nella sua parte conclusiva.
Rimanendo sempre in tema di storia del Giappone, se siete incuriositi, questo interessante articolo si pone l'obiettivo di raccontare la vita quotidiana delle persone che vivevano nel Sol Levante medievale.
FONTE: Science News
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