Privacy? Gli italiani non sono interessati: il 39% venderebbe i propri dati

Privacy? Gli italiani non sono interessati: il 39% venderebbe i propri dati
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Si parla moltissimo di privacy negli ultimi anni, specie ora che le grandi piattaforme del tech hanno occupato una posizione totalizzante all'interno delle nostre vite. Ma interessa veramente a qualcuno? Nel caso degli italiani la risposta sembra essere no: il 39% dei nostri connazionali è disposto a svendere i propri dati in cambio di denaro.

Lo rivela un nuovo report di Kaspersky Lab, che affronta la questione a livello globale, ma dando poi un occhio anche alle singole realtà nazionali. E il dato non sarebbe tutto italiano, la percentuale di persone disposte a vivere in una cella di vetro per qualche spicciolo non cambia.

Ma fortunatamente il resto degli intervistati si mostra più avveduto. È infatti il 36% delle persone sentite da Kaspersky a pensare che una invasione di privacy sia causa di stress, mentre il 21% associa il problema ad un danno economico. Il 25% invece associa la violazione dei propri dati alla pubblicità tossica e allo spam.

C'è anche un 35% di italiani che dice di controllare con assiduità le impostazioni sulla privacy ormai presenti su tutti gli account e i device che usiamo, e addirittura il 17% degli italiani dice di aver iniziato a coprire la webcam con un nastro adesivo o altre soluzioni per evitare di essere spiati a loro insaputa.

La privacy sembra essere un argomento polarizzante: se sai di cosa si parla ci tieni e te la tieni stretta ad ogni costo, in caso opposto te ne freghi completamente. Terze vie non sembrano esserci.

Leggi anche della nuova impostazione di Google che permette di cancellare in automatico certi dati ogni tot mesi. Mentre le autorità americane stanno per imporre a Faebook dei provvedimenti sulla privacy molto seri.