Problemi alle ginocchia? Arriva un gel rivoluzionario

Problemi alle ginocchia? Arriva un gel rivoluzionario
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Molte persone hanno provato di tutto, antidolorifici, fisioterapia, infiltrazioni, eppure continuano ad aver ancora a che fare con un fastidioso, e spesso limitante, dolore al ginocchio. Per cercare di risolvere questo problema, un team guidato dalla Duke University ha creato un gel dalle proprietà uniche, migliore della cartilagine naturale.

Innanzitutto dobbiamo ricordare come, spesso, il dolore al ginocchio derivi dalla progressiva usura della cartilagine, una condizione nota come osteoartrite, e che colpisce quasi un adulto su sei, quindi circa 860 milioni di persone in tutto il mondo.

Per coloro, quindi, che vogliono evitare un'intervento di sostituzione dell'intera articolazione del ginocchio, presto potrebbe esserci un'altra opzione che potrebbe aiutare i pazienti a rimettersi in piedi molto velocemente e senza recidive di dolore.

Il team della Duke University, guidato dai professori Benjamin Wiley e Ken Gall, afferma di aver infatti creato il primo sostituto della cartilagine umana. I risultati, pubblicati sulla rivista Advanced Functional Materials, mostrano come l'innovativo gel sia molto più forte e durevole del corrispettivo naturale.

I test meccanici hanno infatti rivelato che l'idrogel, essendo un materiale composto da polimeri che assorbono l'acqua, può essere compresso e stirato con più forza della cartilagine naturale ed è ben tre volte più resistente all'usura.

Per realizzare questo materiale, il team ha preso dei sottili strati di fibre di cellulosa (che agiscono come le fibre di collagene nella cartilagine naturale) e li ha infusi con un polimero di alcol polivinilico, una sostanza viscosa costituita da catene fibrose di molecole ripetute, così da formare un vero e proprio gel.

"Il risultato che abbiamo ottenuto è quello di un materiale elastico simile alla gelatina, con il 60% di acqua, ma anche sorprendentemente forte. Rispetto alla cartilagine naturale è il 25% più resistente alla tensione ed il 66% alla compressione. Un risultato incredibile", ha affermato entusiasta il prof. Benjamin Wiley.

Attualmente gli impianti di prova sono già in fase di sviluppo da parte della Sparta Biomedical, testandoli su delle pecore, ma i ricercatori ritengono di iniziare presto le sperimentazioni cliniche anche sugli esseri umani.

Il prof. Wiley, che oltre ad essere uno degli autori della ricerca è anche professore di chimica alla Duke University, ha affermato fiducioso: "Se tutto va secondo i piani, la sperimentazione clinica dovrebbe iniziare entro aprile 2023".

Il futuro della medicina protesica non è mai stato così roseo, come ad esempio con lo sviluppo di un arto robotico resistente ed economico, oppure la creazione di un tessuto osseo sintetico.

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