Ancora problemi per Zoom: l'app per Windows mette a rischio i dati degli utenti

Ancora problemi per Zoom: l'app per Windows mette a rischio i dati degli utenti
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Nuovo problema di sicurezza per Zoom. L'applicazione, che nelle ultime settimane è diventata un vero e proprio fenomeno mondiale in quanto utilizzata dagli utenti per effettuare le videochiamate. A quanto pare il client ufficiale per Windows conterrebbe una falla che potrebbe consentire agli aggressori di rubare le credenziali d'accesso al PC.

La vulnerabilità è stata trovata nel comparto di messaggistica istantanea, che permette ai partecipanti ad una videochiamata di comunicare anche tramite chat. Quando si invia un messaggio, infatti, gli URL vengono convertiti in collegamenti ipertestuali che, se cliccati, aprono le pagine nel browser predefinito del sistema operativo.

Secondo un ricercatore di sicurezza Zoom converte anche i percorsi UNC di rete di Windows in collegamenti cliccabili nelle chat. Come mostrato nello screenshot presente in calce, è stato inviato un url "evil.server.com/images/cat.jpg", che se cliccato permette a Windows di connettersi al sito remoto utilizzando il protocollo di condivisione file SMB.

Il problema sarebbe da ricercare nel fatto che le impostazioni predefinite di Windows prevedono che il sistema operativo invii il nome d'accesso e l'hash della password NTLM al server. In questo modo gli hacker possono decifrarlo con tool gratuiti come Hahcat ed a procedura terminata sono in grado di ottenere la password del sistema operativo, ma anche di avviare programmi tramite il click sul collegamento (è stato infatti fatto un test con un url simile a quello riportato poco sopra, ma che ha permesso ai ricercatori di aprire la calcolatrice).

Al momento l'unico modo per proteggersi è impedire l'invio di credenziali NTLM ai server remoti attraverso le impostazioni di Windows, ma è chiaro che la vulnerabilità deve essere corretta da Zoom, che deve evitare che la propria app diventi terreno fertile per i malviventi informatici nel periodo di massimo utilizzo.

Insomma, dopo il problema con l'SDK di Facebook, Zoom è alle prese con un'altra grana.

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