Progettato il primo supercomputer che gestirà il più grande telescopio del pianeta

Progettato il primo supercomputer che gestirà il più grande telescopio del pianeta
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Una volta giunto alla sua conclusione (che ha portato via diversi decenni ad oltre 40 istituzioni in 11 paesi del mondo), lo Square Kilometer Array (SKA) sarà il più grande array di radiotelescopi del mondo.

Lo SKA consentirà agli astronomi di monitorare il cielo con dettagli senza precedenti e di esaminarlo molto più rapidamente rispetto a qualsiasi altro sistema attualmente esistente. Un telescopio così potente ha bisogno anche di un "cervello" abbastanza potente, quest'ultimo sarà infatti composto da ben due supercomputer.

Recentemente, il consorzio dello SKA, Science Data Processor (SDP), ha concluso il lavoro di progettazione ingegneristica su uno di questi supercomputer. Guidato dall'Università di Cambridge, il ruolo del consorzio è stato quello di progettare l'hardware, il software e gli algoritmi necessari per creare una piattaforma di elaborazione in grado di elaborare dati scientifici dal CSP (Central Signal Processor) e trasformarli in pacchetti di dati che verranno archiviati in una rete globale di centri.

L'SDP sarà responsabile dell'elaborazione di 5 terabyte di dati al secondo, 100.000 volte più veloce della velocità media prevista per l'internet a banda larga entro il 2022. SDP sarà inoltre dotato di algoritmi specializzati di apprendimento automatico, che gli permetteranno di identificare e rimuovere le interferenze di radio frequenza (RFI) create dall'uomo e altre fonti di "rumore di fondo" dai dati.

I successi del robusto regime di calcolo della SKA serviranno da apripista anche per altri campi, come la climatologica, la previsione e l'analisi meteorologica, la ricerca medica, l'astronomia, la cosmologia e tantissimi altri.

Rimanendo sempre in tema, anche l'Event Horizon Telescope, il dispositivo che ha catturato la prima immagine di un buco nero, vuole espandersi, per catturare immagini più dettagliate di queste singolarità. Inoltre, il telescopio spaziale Spitzer, ha trovato di recente ben 135 galassie antiche.