Ecco i progetti per l'ambiziosa Stazione Sottomarina Internazionale: realtà "entro 3 anni"

Ecco i progetti per l'ambiziosa Stazione Sottomarina Internazionale: realtà 'entro 3 anni'
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Una stazione di ricerca 18 metri sotto la superficie dell'oceano: è questo il sogno di due imprenditori. Si chiama Proteus, un base di 370 metri quadrati in cui gli scienziati potrebbero studiare dagli effetti del cambiamento climatico, alla presenza di nuova vita marina fino a scoperte medicinali.

Alimentata dall'energia eolica e solare e dalla conversione dell'energia termica oceanica, la struttura ospiterebbe anche la prima serra sottomarina per la coltivazione del cibo, oltre a un impianto di produzione video. In sostanza, Proteus vuole essere la versione subacquea della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

"L'esplorazione degli oceani è 1.000 volte più importante dell'esplorazione spaziale per la nostra sopravvivenza e per la nostra traiettoria nel futuro", afferma uno dei due sognatori dietro l'idea, Fabien Cousteau. Il design appena svelato è l'ultimo passo per questo ambizioso progetto. Secondo Cousteau, ci vorranno tre anni prima che Proteus venga installato, anche se la pandemia di coronavirus ha già ritardato il progetto.

Attualmente, l'unico habitat sottomarino esistente è l'Aquarius di 37 metri quadrati. Progettato nel 1986 e originariamente di proprietà della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), nel 2013 la Florida International University ha salvato la stazione dall'abbandono dopo che la NOAA ha perso i fondi del governo. Il progetto Proteus attualmente è sostenuto solo dal settore privato, ma sta cercando anche ulteriori finanziamenti. I laboratori della stazione, inoltre, potranno essere affittati ad agenzie governative, aziende e istituzioni accademiche.

Parte del progetto è quello di offrire una visione regolare di quello che accade a bordo della stazione. Questo grazie a live streaming e contenuti VR/AR.

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