Programma Jedi: dipendenti di Microsoft si oppongono alla collaborazione con il Pentagono

Programma Jedi:  dipendenti di Microsoft si oppongono alla collaborazione con il Pentagono
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Microsoft è intenzionata a partecipare all'appalto promosso dal Pentagono nell'ambito del programma JEDI — Joint Enterprise Defense Infrastructure. L'accordo da dieci miliardi prevederebbe la progettazione di servizi di cloud computing con lo scopo di "Incrementare la letalità" del Pentagono". I dipendenti di Redmond non ci stanno.

"Molti dei dipendenti di Microsoft non credono che ciò che progettiamo dovrebbe essere usato per la guerra", si legge nella lettera aperta scritta da una parte degli ingegneri e dipendenti dell'azienda. "Quando abbiamo deciso di lavorare per Microsoft, l'abbiamo fatto nella speranza di contribuire affinché ogni persona sulla faccia della terra possa ottenere di più, e non con l'intento di terminare vite e rafforzare la letalità".

Google, che pure inizialmente era interessata a partecipare alla gara d'appalto, ha ritirato la sua offerta lo scorso 9 ottobre. Anche i dipendenti di Mountain View si erano opposti con forza all'idea di lavorare a servizio della guerra, protestando accesamente.

"A quelli che dicono che se Microsoft si tira indietro ci sarà comunque un'altra azienda a subentrare nel programma JEDI, noi chiederemo ai dipendenti di quell'azienda di fare come noi", continua poi la lettera.

Si tratta, potenzialmente, della più grande operazione di resistenza contro cui il Pentagono si è trovato a dover lottare. Ed è sicuramente comprensibile che molti dipendenti dei colossi del tech (oltre Microsoft, lo ricordiamo, anche Google) non si sentano a proprio agio a lavorare per il programma JEDI o a sviluppare tecnologie belliche. Certo è che i romani dicevano "Se vuoi la pace, preparati alla guerra" ed è abbastanza spontaneo chiedersi se, in un futuro ipotetico, le forze ostili che potrebbero minacciare l'occidente e i Paesi Nato decideranno di farsi altrettanti riguardi.