La proposta per una valuta digitale ufficiale dell'Unione Europa

La proposta per una valuta digitale ufficiale dell'Unione Europa
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La Presidenza finlandese dell'UE ha avanzato ufficialmente la proposta di istituire una valuta digitale controllata dalla BCE. Se ne discuterà in questi giorni durante la prossima riunione del Consiglio europeo alla presenza dei ministri dell'economia e delle finanze degli Stati membri.

La proposta avanzata prevede che la BCE e le altre banche centrali degli Stati membri esplorino le opportunità date dalle valute digitali. In sostanza, verrebbe istituita una valuta digitale gestita dalla Banca Centrale Europea, con la possibilità che questa garantisca le transazioni senza il bisogno di ulteriori intermediari.

Una anti-Libra, se preferite. Con la politica europea che tenta di appropriarsi dello spazio delle valute digitali oggi —non senza il fastidio della politica— occupato prevalentemente da aziende private. Spazio che rischia, peraltro, di rimanere vuoto data la manifesta ostilità nei confronti di Libra esternata dai regolatori di tutto il mondo, non solo quelli europei.

E lasciando perdere la boutade (che tale rimane salvo inaspettate smentite) di una criptovalute europea, è proprio di questo che discuteranno tra oggi e domani i ministri dell'Economia europei: di come contrastare Libra e altri progetti giudicati troppo pericolosi — quantomeno in assenza di un quadro di regole chiaro.

Non è la prima volta che una entità nazionale (in questo caso sovranazionale) si interessa di valute digitali, l'Estonia aveva pensato di affiancare alla e-Residency un token chiamato Estcoin. All'epoca la proposta era stata prontamente attaccata dall'allora Presidente della BCE Mario Draghi al grido di "c'è solo l'Euro".