È stato proposto di "aggiornare" la tavola periodica degli elementi, ecco il motivo

È stato proposto di 'aggiornare' la tavola periodica degli elementi, ecco il motivo
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Nel 1869 il chimico russo Dmitrij Ivanovič Mendeleev inventò la tavola periodica degli elementi, qualcosa che ogni studente - specialmente durante le lezioni di chimica - avrà utilizzato. Ed è sempre in Russia, 150 anni dopo la sua invenzione, che due scienziati hanno recentemente pubblicato una proposta per modificarla.

Quando si svilupparono le teorie della struttura atomica, ci si accorse che Mendeleev aveva, senza volerlo, ordinato gli elementi in ordine di numero atomico. L'importanza dei numeri atomici risultò utilissimo quando si scoprì dell'esistenza dei protoni e dei neutroni. Le tavole periodiche di Mendeleev, infatti, usavano la massa atomica.

Lo scienziato, durante la formulazione della sua tavola, notò che mancavano elementi che sarebbero dovuti esistere. La massa atomica, anche da questo punto di vista, funzionava abbastanza bene nella maggior parte dei casi a dare una rappresentazione che era in grado di predire le proprietà degli elementi mancanti in maniera più accurata di qualsiasi altro metodo.

Oggi, sul Journal of Physical Chemistry, Zahed Allahyari e Artem Oganov vogliono attuare una sorta di "rivoluzione": assegnando a ciascun elemento quello che viene chiamato numero di Mendeleev (MN). Quest'ultimo utilizza la combinazione del raggio atomico di un elemento e una proprietà chiamata elettronegatività, che descrive la forza con cui un atomo attrae gli elettroni su se stesso. Qual è il vantaggio di questo approccio? Può aiutare a prevedere le proprietà dei composti che non sono stati ancora realizzati.

Qualcosa di utile nella ricerca di nuovi materiali che probabilmente saranno necessari sia per le tecnologie future che per quelle esistenti.