Proviamo a spiegare perché Gerusalemme è così importante

Proviamo a spiegare perché Gerusalemme è così importante
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Il valore secolare che Gerusalemme conserva è stato oggetto di studio per tanti anni da parte di svariati esperti. La storia che cela dietro l'ha portata oggi ad essere il punto comune tra civiltà caratterizzate da un corso di eventi totalmente contrastanti tra loro. Perché?

Gerusalemme non è mai stata una città dalla posizione strategica: vi era solo una collina, da poter utilizzare come "scudo" per proteggersi dalle invasioni, e una sorgente d'acqua. Come tutte le civiltà umane, le persone cominciarono a costruire i primi centri urbani proprio intorno a questa fonte. Dalla costruzione dei primi centri, gli uomini cominciarono a costruire anche i primi templi pagani, posti solitamente nelle zone più elevate.

Gerusalemme era una città come tante altre. Non vi era alcunché di particolare: né vie terrene per commerciare con le grandi potenze delle varie epoche storiche né la vicinanza al mare.

L'evento, però, fondamentale per capire da dove ebbe inizio la storia di questa città è l'assedio del 70 d.C. Come lo storico Simon Sebag Montefiore afferma:" Fu un disastro equiparabile alla Battaglia di Berlino del 1945 o la Battaglia di Stalingrado o l'Assedio di Leningrado".

Quella data definì la completa caduta del regno d'Israele - che si riunirà solo nel 1948. Dopo che l'Impero Romano sconfisse completamente gli ebrei, questi vennero cacciati dalla città, condannati alla diaspora e a riformulare il loro intero credo. Non potendo più vivere intorno al Tempio di Gerusalemme e a far affidamento sulle letture dei rabbini, gli ebrei dovettero rifondare la loro religione sull'Antico Testamento.

Da un punto di vista storico e religioso, la caduta di Gerusalemme ebbe anche un'altra conseguenza: i cristiani, fino a quel momento fortemente legati alla religione ebraica, decisero di fondare un credo tutto loro - fondando il Cristianesimo per come lo conosciamo oggi.

La terza fede monoteista ha sempre come fulcro il 70 d.C. Intorno al 610 d.C., l'anziano mercante Maometto vide la caduta del Tempio di Gerusalemme come il primo momento epocale in cui la volontà di Allah si era manifestata. Da lì, secondo i piani, sarebbe asceso Gesù, il secondo profeta. Infine, sarebbe arrivato Maometto stesso, l'ultimo a cui venne rivelata la verità divina e incaricato da Dio per tramandarla.

Gerusalemme, nel corso dei secoli - soprattutto in età Medievale-, divenne una città predata dalle due forze prevalenti nel gioco politico dell'epoca: i latini cristiani e le potenze islamiche.

Per quanto possa essere negato dalle tre dottrine, specialmente oggi da ebrei e islamici, Gerusalemme è stata l'unica città della civiltà umana a saper amalgamare tre culture differenti e crearne una sola che potesse racchiuderle.

Un esempio portato da Montefiore è la Porta d'Oro. Il mito ebraico crede che fosse risalente all'epoca del secondo Tempio di Gerusalemme. La storiografia, invece, crede che sia stata costruita intorno al VII secolo da parte di artigiani bizantini ingaggiati dal califfato islamico umayyade. I cristiani credono che qui sia avvenuto l'incontro tra San Gioacchino e Sant'Anna. Non vi è una credenza certa su quale possa essere l'origine o la storia di questa Porta. Tuttavia, entrambi i credi, sono accumunati dall'idea che il giorno del giudizio inizierà proprio da qui.

Forse è proprio il negare le varie narrative storiche il motivo per cui Gerusalemme non potrà mai trovare una vera pace e splendere per quello che è: uno dei centri culturali più ricchi d'Occidente e del Medio-Oriente.