Un nuovo quadro di van Gogh? No, "semplici" batteri mutanti

Un nuovo quadro di van Gogh? No, 'semplici' batteri mutanti
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Studiando un batterio noto come Myxococcus xanthus, i ricercatori si sono accorti che queste creature si auto-organizzano in piccoli sciami circolari. Colorando questi piccoli "gruppi" circolari, vengono dati risultati davvero molto interessanti, simili alla Notte stellata di Vincent van Gogh.

"Il nostro lavoro evidenzia le interazioni di un batterio sociale, noto per le ricche fonti di prodotti naturali terapeutici e come agenti di biocontrollo delle colture, che funge da potente modello per lo studio di comportamenti emergenti che mostrano anche bellezza artistica", afferma il microbiologo Daniel Wall dell'Università del Wyoming.

Il M. xanthus è descritto come un batterio sociale perché ha bisogno di trovare e riconoscere i parenti per sopravvivere. Dopo aver formato un vero e proprio gruppo con i suoi "simili", l'insieme dei batteri attacca la vittima per nutrirsi, e ogni cellula produce enzimi digestivi che facilitano l'alimentazione dei predatori.

Una volta che un batterio si è "incollato" al resto della famiglia tramite due recettori (TraA e TraB), la creatura può scambiare nutrienti e proteine ​​con il resto del gruppo. Un "sovradosaggio" di questi due recettore, inoltre, impedisce ai batteri di "scollegarsi" e cambiare direzione (a proposito, sapete che esistono batteri che possono restare senza cibo per 100.000 anni?). Eseguendo questo scenario in modelli computazionali, gli autori sono stati in grado di verificare la loro impressione.

Dando vita, così, oltre che a una scoperta affascinante, anche a una vera e propria opera d'arte. Non solo nel mondo dei batteri, esistono anche creature che ricordano i quadri di van Gogh.

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