Qual è l'età in cui siamo più infelici? Uno studio risponde alla domanda

Qual è l'età in cui siamo più infelici? Uno studio risponde alla domanda
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La felicità e l'infelicità fanno parte della normale vita di un essere umano. Tuttavia, l'età sembra essere un fattore che ha un forte effetto sull'infelicità. Come ad esempio la famosa "crisi di mezza età", un fenomeno consolidato. Ultimamente è sorta anche la "crisi di un quarto di vita" che alcune persone sperimentano a 20 anni. Sarà vero?

Non è stato chiaro finora se questi aumenti di infelicità legati all'età siano solo segnalazioni individuali o un fenomeno generale che può essere riscontrato nella maggior parte delle persone in diversi paesi. Così, un nuovo studio pubblicato sul Journal of Economic Behaviour & Organization, ha esaminato sistematicamente questa domanda in un ampio campione di persone.

L'autore ha analizzato i dati di oltre 14 milioni di partecipanti provenienti da oltre 40 paesi diversi. Nello specifico, i partecipanti dovevano rispondere a delle domande riguardanti i seguenti gruppi tematici relativi all'infelicità: salute mentale (depressione, stress, preoccupazioni, ecc), interazioni e sentimenti sociali, benessere fisico e, infine, benessere nazionale (serie di domande incentrate sul peggioramento o meno della situazione nel paese).

I risultati sembrano essere chiari: in Europa e negli Stati Uniti, l'infelicità raggiunge il suo apice alla fine dei quarant'anni, in particolare all'età di 49 anni. Successivamente, l'infelicità diminuisce di nuovo. Gli anziani, quindi, sono in media meno infelici di coloro che hanno 49 anni. I risultati dello studio supportano fortemente l'esistenza della "crisi di mezza età" come fenomeno generale in diversi paesi. Al contrario, non c'era un forte supporto scientifico per l'esistenza di una "crisi di un quarto di vita".