Qual è stato l'impatto del COVID-19 sulla salute mentale della popolazione?

Qual è stato l'impatto del COVID-19 sulla salute mentale della popolazione?
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Il peso del COVID-19 sulla salute mentale dei cittadini è già stato misurato in uno studio pubblicato online a metà dicembre, ma un gruppo di data scientist ha deciso di studiare ancora di più l’impatto della pandemia sulla popolazione analizzando addirittura 94 milioni di tweet pubblicati nei primi mesi del lockdown.

Lo studio pubblicato nel giornale online IEEE Transactions on Computational Social Systems è stato condotto da ricercatori della University of Technology Sydney (UTS) e della University of Essex nel Regno Unito. In esso, il team di esperti ha sfruttato il machine learning per sviluppare un sistema in grado di comprendere quali fossero i post relativi a depressione, stress, ansia e pensieri suicidi e raccogliere da essi alcune parole chiave e altri dati.

L’obiettivo era infatti quello di basarsi sui post pubblicati sul social network di Jack Dorsey per identificare cambiamenti nei livelli di tali condizioni nella comunità, riferendosi in particolare agli utenti australiani residenti in 128 aree del New South Wales tra il 1° gennaio e il 22 maggio 2020, sebbene tale paese sia stato meno colpito rispetto ad altre zone come Stati Uniti, Italia e altri Stati europei.

Questo piccolo “limite”, però, ha comunque permesso di capire che il primo lockdown attuato nel 2020 ha avuto un impatto particolarmente profondo sulla salute mentale dei cittadini: classificando i contenuti dei tweet (emoji comprese) collegandoli a sintomi tipici di depressione, ansia, stress e altro ancora, è stato possibile notare un aumento significativo a marzo fino al picco del 26° giorno del mese, esattamente nel periodo in cui è stato registrato il numero più alto di casi.

Il coautore dello studio Guandong Xu ha dichiarato: “I social media forniscono un'istantanea in tempo reale dei pensieri, dei sentimenti e delle attività della vita quotidiana delle persone. Ogni tweet segnala lo stato mentale e il benessere emotivo di un utente in quel momento. L'aggregazione di queste tracce digitali rende possibile monitorare la salute mentale su larga scala, che è diventata una nuova e crescente area di interesse per la salute pubblica e la ricerca sanitaria. Identificare le dinamiche di depressione della comunità può aiutare i governi e i responsabili politici a comprendere meglio gli impatti psicologici delle decisioni politiche e identificare le comunità che potrebbero richiedere un maggiore sostegno alla salute pubblica”.

Rimanendo nel mondo della psicologia, sapevate che fare un pisolino pomeridiano migliora la nostra agilità mentale?