Qualcomm l'SDK Zeroth in arrivo su smartphone, al via l'era del deep learning in locale

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Qualcomm a quanto pare vuole accelerare quanto più possibile l'approdo della machine learning su smartphone. L'azienda infatti ha lanciato un nuovo kit di sviluppo software, battezzato Zeroth, per gli smartphone.

Questo kit di sviluppo renderà più facile per le aziende sviluppare programmi di deep learning direttamente su dispositivi come smartphone e drone, chiaramente se sono alimentati da chip di Qualcomm. In questo campo si stanno muovendo anche i giganti del settore come Google e Facebook, che utilizzano questo tipo di software per il riconoscimento facciale o vocale, ma di solito questo processo avviene nel cloud. Zeroth di Qualcomm invece dà agli sviluppatori un set di strumenti facili da eseguire per avviare il processo di deep learning a livello vocale.
Questo significa una migliore privacy ed inferiore latenza, dal momento che non si passa attraverso il cloud” ha affermato Gary Brotman di Qualcomm a The Verge, il quale ha fornito l'esempio di un'applicazione medica che i dottori possono utilizzare per analizzare le condizioni della pelle. “Effettuare la classificazione delle immagini sul dispositivo attraverso nessun passaggio nel cloud ha perfettamente senso. E non importa di che dati stiamo parlando, dal momento che potrebbero essere sia visivi che sonori”.
Ciò vuol dire che se le aziende vogliono costruire le proprie analisi di deep learning, non dovranno più noleggiare nessun tipo di server per fornire il loro software ai clienti. E le operazioni in locale saranno anche più facili da eseguire. L'unico limite è rappresentato dal chip di Qualcomm, dal momento che il nuovo SDK funziona solo con i processori più recenti come lo Snapdragon 820, ed a quanto pare la compagnia non ha alcuna intenzione di espandere la disponibilità.
La prima azienda che integrerà il nuovo SDK sarà Nauto, una startup che sviluppa telecamere intelligenti per i cruscotti delle auto a noleggio. Nauto utilizzerà il deep learning per analizzare l'ambiente di guida, fornendo prove alle assicurazioni in caso di incidente.
Qualcomm non è l'unica azienda a lavorare in questo settore: nel 2014 Movidius ha lavorato con Google su processori specializzati nella visione artificiale.