Da quando è arrivato nello spazio, il James Webb si sta ancora raffreddando

Da quando è arrivato nello spazio, il James Webb si sta ancora raffreddando
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A circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, il telescopio spaziale James Webb si sta ancora raffreddando. Più le sue strumentazioni saranno fredde, più osserverà il nostro universo nel modo migliore possibile. Tuttavia, per raggiungere certe temperature l'osservatorio ha bisogno di tempo e... qualche aiuto.

Innanzitutto per funzionare ha bisogno di raggiungere i -223 gradi Celsius, ma per farlo alla massima efficienza deve raggiungere i -266 °C. Attualmente le strumentazioni, quelle che devono studiare il vicino infrarosso (NIRCam, NIRSpec, FGS-NIRISS), hanno raggiunto dai -234,15 ai -239,15 gradi Celsius raffreddandosi passivamente.

Questo non è abbastanza: il telescopio trasporta strumentazioni che devono essere inferiori a -266,15 °C per funzionare. Proprio per questo motivo Webb è dotato di un innovativo criorefrigeratore, che ha l'obiettivo di raffreddare i rivelatori MIRI in modo che possa vedere più lontano nell'infrarosso rispetto agli altri strumenti.

"Nelle ultime due settimane, il criorefrigeratore ha fatto circolare gas elio freddo oltre il banco ottico MIRI, che lo aiuterà a raffreddarlo a circa -258,15 °C", spiegano Konstantin Penanen e Bret Naylor, specialisti del criorefrigeratore. "Presto, il criorefrigeratore sta per vivere i giorni più impegnativi della sua missione".

In passato il telescopio spaziale Spitzer utilizzava una tecnologia di refrigerazione, ma dopo 16 anni di osservazioni l'elio è completamente sparito. James Webb (che potrebbe presto cambiare nome) ri-utilizza continuamente l'elio del suo criorefrigeratore; una tecnologia che potrebbe durare perfino molto di più.