Queste quattro piante hanno dimostrato alla scienza le loro capacità terapeutiche

Queste quattro piante hanno dimostrato alla scienza le loro capacità terapeutiche
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Prima della rivoluzione medica e farmacologica che abbiamo avuto solo recentemente, almeno per quanto riguarda la storia dell'uomo, la maggior parte dei rimendi provenivano dalla natura. Certo, sicuramente questi composti non erano eccellenti come oggi, ma hanno permesso all'essere umano di sopravvivere.

Ecco, quindi, quattro composti che si sono rivelati avere, dopo diversi studi, numerosi benefici per l'essere umano:

  • Curcuma: no, non solo la spezia. I veri benefici per la salute risiedono nella curcumina, il principale componente attivo della curcuma. Uno studio del 2018 a lungo termine ha rilevato che 90 milligrammi di curcumina somministrati due volte al giorno per 18 mesi hanno contribuito a migliorare la memoria, l'attenzione e la funzione cognitiva nei pazienti. Gli scienziati consigliano di consumare la curcuma insieme al pepe, che aumenta l'assorbimento del 2.000 percento;
  • Cannabis: può stare antipatica o simpatica, mi sono studi che dimostrano come questa controversa pianta abbia numerosi benefici medicinali. Secondo gli studi più sicuri, la cannabis previene nausea e vomito nei pazienti che stanno attuando la chemioterapia e regolano i sintomi della sclerosi multipla. La FDA degli USA ha approvato due farmaci a base di cannabinoidi per il trattamento della nausea nel 1985, mentre i pazienti con sclerosi multipla hanno accesso a trattamenti a base di THC in più di 30 paesi per alleviare gli spasmi muscolari, espandere la mobilità, diminuire il dolore e fornire una migliore qualità della vita (potrebbe anche essere anche utile contro i super-batteri);
  • Iperico: chiamata anche "Erba di San Giovanni", la pianta viene utilizzata principalmente come infuso o tintura per trattare i casi lievi di depressione a breve termine. La pianta è ricca di ipericina e iperforina, che hanno mostrato buoni risultati come stabilizzatori dell'umore. La ricerca ha dimostrato che la pianta interagisce anche con altri farmaci, inducendo alcuni enzimi nello stomaco che fanno sì che i farmaci vengano espulsi dal nostro corpo molto più velocemente del normale;
  • Bacche di biancospino: protagonista della medicina tradizionale cinese per secoli, è stato appurato da studi che le bacche di biancospino migliorino la funzione cardiaca, la mancanza di respiro e l'affaticamento (anche se c'è ancora un po' di incertezza per quanto riguarda gli effettivi benefici). Nei topi gli esperti hanno riscontrato un calo della pressione sanguigna e un calo dei lipidi, ma servono ancora altri studi.

Ovviamente ciò non significa che la natura da sola possa curare ogni male dell'uomo. Dimostra che, invece, certi composti naturali dovrebbero essere consumati più spesso dalle persone - senza sostituire le importantissime terapie farmacologiche - per avere ancora più benefici.