Le speculazioni dietro la misteriosa morte di Filippo II, il padre di Alessandro Magno

Le speculazioni dietro la misteriosa morte di Filippo II, il padre di Alessandro Magno
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L'omicidio di Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno, fu l'obiettivo finale per porre sul trono suo figlio o solo la conclusione di una tragica storia passionale? Cerchiamo di ripercorrere le cause che hanno portato alla morte del penultimo sovrano dell'Impero Macedone.

Le fonti sono chiare su un'aspetto. La daga che uccise Filippo II di Macedonia, l'uomo che aveva salvato il suo regno e che aveva espanso i domini del suo Impero fino alla Grecia e ai Balcani, venne impugnata da una delle sue guardie, Pausania di Orestide, per vendetta.

In una società poligama come quella macedone, non era insolito che l'imperatore avesse più compagne...e compagni. Pausania era, fra questi, il più amato. Tuttavia, l'amore di Filippo II durò poco.

Pausania venne sostituito da un altro giovane e i suoi sogni di gloria svanirono con lo scoccare di due dita. L'ex-amante cominciò a mettere in giro voci sul conto del nuovo compagno del re, definendolo "troppo effeminato"; di conseguenza, quest'ultimo chiese un duello per difendere il suo onore. Sfortunatamente per lui, Pausania era un eccellente militare e non gli risultò difficile ucciderlo.

L'uomo sconfitto, però, non era una pedina qualunque nell'harem di Filippo II. Egli aveva dei parenti e degli amici con alte cariche pubbliche, tra cui il generale Attalo, la cui nipote Euridice era stata data in sposa al sovrano macedone nel 338 a.C.

In cerca di vendetta, questo gruppo di nobili portarono Pausania ad una festa, lo fecero ubriacare e il resto fu solo un susseguirsi di violenze fisiche e sessuali.

L'uomo, distrutto e umiliato, andò direttamente dal suo amato, nella speranza che questo potesse garantirgli giustizia. Tuttavia, non fu così. Filippo II era un ottimo diplomatico e non poteva rischiare di inimicarsi famiglie importanti. Tutti i nobili che violentarono Pausania rimasero alla corte imperiale, fatta eccezione per Attalo. Il giovane militare, invece, venne nominato come uno delle 7 guardie imperiali.

Diodoro di Sicilia fornisce numerosi dettagli riguardo gli ultimi istanti del re macedone: Pausania, nel 336 a.C., accoltellò l'imperatore durante il matrimonio di una delle sue figlie, scappò a cavallo, ma inciampò in una vite e venne ucciso dagli amici di Alessandro Magno (E' stato grazie alla tomba voluta da suo figlio che oggi si è potuto ricostruire il volto di Filippo II)

L'elemento interessante che ha creato dei dubbi sul racconto dello storico siceliota fu il precisare la presenza di più cavalli pronti per Pausania per permettergli di scappare. Perché ve ne erano più di uno se era l'unico ad aver meditato l'assassinio?

E' qui che subentrano le speculazioni. Alcuni storici sostengono che Pausania fu solo una pedina in mano a dei giochi di potere più grandi.

Delle fonti sembrerebbero puntare il dito contro Olimpiade, terza moglie di Filippo II, e le accuse potrebbero anche reggere: voleva dare il trono a suo figlio, Alessandro Magno, e si dimostrò molto gelosa dell'ultima moglie del re, Euridice. Quest'ultima, infatti, poco tempo dopo l'incoronazione di Alessandro, venne uccisa brutalmente con sua figlia neonata.

Altre fonti sembrerebbero indicare Alessandro Magno come il mandante dell'omicidio. Era giovane, assetato di potere e pronto a distruggere ogni minaccia che gli si sarebbe presentata davanti. Sfruttando le conquiste militari portate avanti dal padre, avrebbe potuto consolidare la sua posizione come "Magno" imperatore.

Sfortunatamente non conosciamo abbastanza sulla vita dell'ultimo sovrano macedone e spesso le fonti risalenti a quel periodo sono molto influenzate dalle "simpatie" politiche. L'uccisione di Filippo II rimarrà un altro enigma nella gloriosa storia di uno degli imperi più importanti della storia antica europea.