Racconti vichinghi e giapponesi aiutano a mappare movimento delle aurore in 3.000 anni

Racconti vichinghi e giapponesi aiutano a mappare movimento delle aurore in 3.000 anni
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Come si muovono le aurore nel tempo? Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Space Weather and Space Climate ha cercato di scoprirlo. Questi eventi non sono fissi e quando i poli magnetici si spostano le aurore possono apparire a diverse latitudini, lo stesso vale per l'attività solare, che crea questi eventi nel mondo.

Così un team, nel tentativo di capire meglio questo movimento, ha monitorato l'attività aurorale negli ultimi 3000 anni. Gli addetti ai lavori hanno utilizzato la letteratura antica e dati moderni per mappare la zona aurorale in movimento negli ultimi tre millenni (lo sapete che recentemente è stato scoperto un nuovo tipo di aurora boreale?).

La maggior parte delle aurore si presenta in una fascia a circa 20-30 gradi dai poli. Quella zona, tuttavia, può estendersi ulteriormente alle medie latitudini quando si verificano potenti tempeste solari; anche su regioni come il Giappone. Uno dei documenti utilizzati dai ricercatori è un testo in antico norreno chiamato "The King's Mirror", un racconto di 70 capitoli tra padre e figlio che contiene anche descrizioni dell'attività aurorale sulla Groenlandia nel 1200-1300 dopo Cristo.

Una coppia di ricercatori giapponesi ha anche consultato un testo scritto nella loro lingua madre chiamato Nippon Kisho-Shiryo, che contiene registrazioni sulle aurore e altri fenomeni. I dati paleomagnetici sono d'accordo con queste storie e confermano che la zona aurorale si allontanò dal Giappone e si stabilì sulla Groenlandia (a proposito, ci sono persone che affermano di aver sentito l'Aurora Boreale).

Anche nel Regno Unito ci sono state delle aurore durante il XVIII secolo, secondo i dati paleomagnetici, che trovano riscontro all'interno di altri resoconti scritti. "Il XII e il XVIII secolo sono stati periodi eccellenti per il Giappone e il Regno Unito per osservare le aurore negli ultimi 3000 anni", ha dichiarato Ryuho Kataoka, professore associato presso l'Istituto nazionale di ricerca polare.