I ragni vanno in letargo? Ecco alcune strategie di sopravvivenza degli aracnidi

I ragni vanno in letargo? Ecco alcune strategie di sopravvivenza degli aracnidi
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Come molte specie di mammiferi anche alcune specie di ragni vanno in letargo, riducendo drasticamente il loro metabolismo per superare i mesi più freddi o i mesi in cui il cibo scarseggia.

Abbiamo ormai molta familiarità con il termine ibernazione o letargo. Molte delle specie a noi più care e conosciute passano i mesi invernali in uno stato dormiente denominato letargo o ibernazione. Tuttavia, se può risultare semplice immaginare un orso andare in letargo e risvegliarsi sonnacchioso quando inizia la bella stagione, più difficile, forse, è immaginarsi una ragno andare in letargo.

Eppure anche queste piccole creature, che forse in maniera ingiustificata, terrorizzano anche solo con la loro semplice presenza vanno in letargo. L’ibernazione è un processo biologico estremamente complesso che permette all’animale di ridurre al minimo la respirazione ed il battito cardiaco, di abbassare enormemente il metabolismo nonché di superare i mesi invernali in cui la disponibilità di cibo è molto scarsa.

Non tutte le specie di ragni vanno in letargo ed alcune, semplicemente, muoiono durante l’inverno dopo aver deposto le uova che si schiuderanno durante i mesi caldi, formando una nuova generazione di ragni. Le Tarantole o i Ragni Pescatori, per esempio, che hanno una vita relativamente più lunga di altre specie di ragni, nei mesi freddi vanno in letargo per superare le stagioni più fredde indenni.

Quando questi animali vanno in letargo la sistemazione risulta essere fondamentale ed essi scelgono dei luoghi riparati all’interno delle nostre cantine, in soffitta, sotto le rocce oppure all’interno delle cortecce degli alberi. Sono tutti luoghi che offrono una certa protezione contro le intemperie e spesso i rifugi scelti dal ragno vengono protetti con sostanze isolanti che l’animale stesso produce. Altre volte, invece, l’organismo del ragno produce delle sostanze, degli antigelo, che immette direttamente in circolo e che lo aiutano a superare indenni le temperature più rigide.

Tuttavia, non tutte le specie di ragni vanno in letargo o muoiono durante i mesi freddi. Alcune possono rimanere semi attive di inverno, con un metabolismo ridotto e nascoste in rifugi dove del materiale biologico (per esempio foglie cadute) in decomposizione funziona come un sistema di riscaldamento naturale e, magari durante le giornate invernali più calde, questi ragni escono per procacciarsi del cibo prima di tornare nelle loro tane.

Molti ragni poi, bisogna dargliene atto, non sono attratti dal calore delle case e solitamente non scelgono di entrare nelle nostre abitazioni, preferendo vivere all’aperto. Quelli che vediamo sui muri di casa spesso sono nati e cresciuti tra le nostre intercapedini e hanno conosciuto solamente le nostre abitazioni come loro ecosistema.