Ransomware, gli italiani sono i più colpiti da questi malware

Ransomware, gli italiani sono i più colpiti da questi malware
di

Il report di Trend Micro che analizza lo stato generale della sicurezza informatica per l'anno 2018 evidenzia un dato allarmante: gli italiani sono le vittime predilette, quando si tratta di attacchi ransomware. Siamo infatti i più colpiti.

Infatti, in Europa non c'è un altro Paese che ci superi per quanto riguarda il numero di macchine infettate da questa categoria di malware. A livello globale, guardando i numeri assoluti, si posizionano sopra per numero di attacchi ransomware gli Stati Uniti, il Brasile, l'India, il Vietnam, Messico, Turchia, Indonesia e, quindi, Cina. L'Italia occupa quindi l'ultimo posto della top 10 a livello globale, il che comparando la nostra popolazione con quella degli altri Stati citati è allarmante.

Il 12,92% degli attacchi ransomware contro l'Europa erano destinati a noi. Guardando invece alla più ampia categoria dei malware, in Italia sono stati intercettati 26.353.635 attacchi, con il nostro Paese al dodicesimo posto nella classifica globale.

Ma il cyber crimine si evolve continuamente: nel 2018 i ransomware sono calati del 91% rispetto all'anno precedente. Ad aumentare del 237% è il mining di criptovalute —sarà interessante vedere questo dato per il 2019, dopo il crollo dei prezzi—, mentre gli URL che portano a scam e phishing (ad esempio finte pagine di login di banche e social network) hanno registrato un aumento del 269%.

Parlando di ransomware: di recente ne è stato diffuso uno che fornisce le chiavi per decriptare i documenti solo se Pewdiepie supera i 100 milioni di iscritti su Youtube. Prima ancora si era parlato del ransomware Ryuk, che attaccava strategicamente gli utenti che in passato avevano già ceduto al ricatto di altri criminali.