Rapinatori rubano in banca 35 milioni utilizzando deepfake della voce di un cliente

Rapinatori rubano in banca 35 milioni utilizzando deepfake della voce di un cliente
di

Un colpo in banca degno del migliore film heist in circolazione o della miglior serie TV disponibile su Netflix: una banca degli Emirati Arabi Uniti è stata ingannata da alcuni criminali che utilizzavano un deepfake, che grazie all'intelligenza artificiale ha riprodotto perfettamente la voce di un cliente, per rubare 35 milioni di dollari.

Gli astuti truffatori, secondo dei documenti scoperti recentemente da Forbes, hanno utilizzato la voce falsa di un dirigente di un'azienda per ingannare un direttore di banca e far trasferire tutti questi soldi all'inizio del 2020. Ovviamente il "falso dirigente" ha chiesto tale cifra a causa di una presunta acquisizione importante che necessitava di tutti questi soldi.

Il direttore della banca, riconoscendo la voce del suo cliente con cui ha lavorato precedentemente, si è ovviamente fidato e ha autorizzato il trasferimento... finito direttamente sui conti dei criminali. Attualmente gli Emirati Arabi Uniti (che sono riusciti a creare la pioggia grazie a dei droni) hanno chiesto l'aiuto di alcuni investigatori americani per rintracciare circa 400.000 dollari che sono finiti su conti bancari statunitensi.

L'operazione truffaldina - secondo alcuni esperti degli Stati Uniti - ha richiesto l'aiuto di almeno 17 persone. Questo è soltanto il secondo caso del genere; nel 2019 alcuni criminali hanno utilizzato l'intelligenza artificiale per cercare di impersonare la voce di un dirigente per rubare 243.000 dollari (c'è perfino chi si finge Tom Cruise su Tik Tok e ci riesce). Senza alcun dubbio, con l'avanzare della tecnologia, casi simili saranno sempre più comuni.

In questo caso sembra ovvio che servano delle "contromisure" per rintracciare subito l'uso di queste (incredibili!) tecnologie.