È stato realizzato per la prima volta un embrione metà umano e metà scimmia

È stato realizzato per la prima volta un embrione metà umano e metà scimmia
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Gli scienziati hanno creato con successo un ibrido di un embrione metà umano e metà scimmia. Negli ultimi anni si sta seguendo questa "strada" per cercare vantaggi significativi in ​​campi come la medicina rigenerativa.

Così un team di scienziati ha iniettato, all'interno di alcuni blastociti di scimmia, 25 cellule staminali pluripotenti estese umane (hEPSC), una forma di cellula staminale con la capacità di contribuire sia all'embrione che nei tessuti circostanti che ne sosterranno lo sviluppo.

Successivamente, gli esperti sono stati in grado di vedere che le cellule umane si erano integrate con successo in 132 degli embrioni di macaco e, dopo 10 giorni, 103 degli embrioni chimerici erano ancora vivi e in via di sviluppo. Il tasso di sopravvivenza, tuttavia, iniziò a diminuire e al giorno 19 solo tre chimere erano ancora vive.

I risultati complessivi hanno mostrato un'integrazione più riuscita rispetto alla chimera uomo-maiale del 2017. "Da queste analisi, sono stati identificati diversi percorsi di comunicazione che erano nuovi o rafforzati nelle cellule chimeriche", afferma Juan Carlos Izpisua Belmonte del Salk Institute in California. "Capire quali percorsi sono coinvolti nella comunicazione delle cellule chimeriche ci consentirà di migliorare questa comunicazione e aumentare l'efficienza del chimerismo in una specie ospite più evolutivamente distanti dagli esseri umani".

Ovviamente, così come sottolineano gli scienziati sulla rivista Cell, tutti questi esperimenti sono stati condotti nel modo più etico possibile.