Regine d'Egitto, non solo bei faccini: la storia di Nefertiti

Regine d'Egitto, non solo bei faccini: la storia di Nefertiti
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La storia, l’arte e l’archeologia ci ha sempre mostrato come le grandi regine d’Egitto siano donne dall’infinita bellezza. E oggi conosceremo la storia di una di loro: Nefertiti, celebre per il busto che la raffigura, costudito al Neues Museum, a Berlino.

Nefertiti era la moglie di Amenhotep IV, noto storicamente come Akhenaton, è una personalità la cui storia è avvolta ancor oggi dal mistero. Una stele ad Amarna, in Egitto, cita:

La donna è la più nobile tra i nobili, imponente nel palazzo, perfetta nell’aspetto, bella nel doppio pennacchio, l’amante gioiosa e fertile, la cui voce rallegra all’ascolto, grande moglie del faraone, sua amata, grande padrona delle due terre.”

Suo marito cambiò radicalmente l’Egitto, attuando una politica di passaggio da una religione di stato politeista a una di tipo monoteista, basata sul dio solare Aten. Cambiò anche la capitale egiziana in una nuova, che fece costruire appositamente: Akhetaten, che significa “Orizzonte del dio Aten”.

Tuttavia, il popolo egizio, alla morte del faraone, non esiterà nel cancellare il suo nome e la sua eredità, reinstaurando l’antico culto del regno, non tralasciando nemmeno le divinità minori egizie che potreste non conoscere. Akhetaten fu abbandonata e le opere d’arte a lui e alla sua famiglia (quindi anche Nefertiti) dedicate verranno deturpate. La loro eredità è rimasta sepolta per millenni.

Dedicate al dio Aten, le rovine di Akhenaton e la città associata a Nefertiti, oggi conosciuta come Amarna, si trovano sulla sponda orientale del Nilo. La descrizione della regina Nefertiti è senza ombra di dubbio abbellita, ma certa rimane la sua bellezza perché testimoniata in una moltitudine di raffigurazioni a lei attribuite e sopravvissute oggi.

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