Report: trattative last minute per Apple con alcune etichette discografiche

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Quando mancano ormai tre giorni all'annuncio ufficiale di Apple Music, l'atteso servizio di streaming musicale che la compagnia californiana dovrebbe presentare alla WWDC di lunedì, Bloomberg fa il punto sulle trattative in corso con le varie etichette discografiche.

Secondo la famosa testata, alcuni rappresentanti di queste ultime nelle ultime ore avrebbero chiesto ad Apple di garantire loro una percentuale più elevata di ricavi, nettamente superiore a quella che ricevono da Spotify. Attualmente, infatti, Spotify garantisce loro il 55% degli introiti generati dagli abbonamenti mensili da 9,99 Dollari, e secondo gli ultimi dati solo 15 milioni su 60 milioni di ascoltatori hanno sottoscritto questo piano.
Secondo Bloomberg, però, da Apple Music le etichette vorrebbero il 60% delle entrate provenienti dagli abbonamenti, e nelle ultime ore sarebbero in corso dei negoziati con Warner, Universal e Sony, tre case discografiche di spicco che hanno a contratto alcuni dei principali artisti dell'era moderna.
La nuova applicazione di Apple secondo molti dovrebbe funzionare con iOS ed Android e dovrebbe anche includere una specie di social network interno per artisti all'interno del quale questi potranno condividere video e novità con gli ascoltatori.
Il servizio dovrebbe essere disponibile gratuitamente per i tre mesi, ma ovviamente ci saranno delle limitazioni d'ascolto. Sul canone mensile che gli utenti dovranno pagare, invece, le indiscrezioni sono contrastanti e non precise.