Revenge Porn, bocciato l'emendamento. In arrivo il DDL del M5S

Revenge Porn, bocciato l'emendamento. In arrivo il DDL del M5S
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Bagarre in aula nella giornata di ieri, quando le forze parlamentari non hanno trovato alcun accordo su un emendamento presentato dall'ex Presidente Laura Boldrini sul revenge porn, che è stato bocciato dalla maggioranza per soli 14 voti.

Il tema, molto caro a varie forze politiche, è spinoso e già qualche settimana fa era arrivato al Senato un DDL del Movimento 5 Stelle.

E proprio dai Grillini è arrivata un'importante apertura, per bocca del vicepremier Luigi Di Maio, che ha definito "quell'emendamento un primo passo", per poi annunciare che "martedì quando torneremo in aula si può benissimo votare. Poi c'è da approvare un disegno di legge organico". Il riferimento è al DDL presentato ieri mattina al Senato alla presenza della madre di una delle vittime di questo fenomeno che purtroppo negli ultimi tempi ha preso piede anche sui social network.

Proprio il DDL del Movimento 5 Stelle prevede da sei mesi a tre anni di carcere per coloro che pubblicano foto e video privati sessualmente espliciti senza il consenso dei protagonisti. E' anche prevista la possibilità di inoltrare al gestore di un sito web (tra cui i social network) una richiesta per l'oscuramento, rimozione o blocco dei contenuti. La pena potrebbe passare da 1 a 4 anni se ad effettuare la pubblicazione è il partner o ex partner, e da 5 a 10 anni se la persona offesa si toglie la vita. Nel disegno di legge sono incluse anche delle ore di formazione per gli studenti e personale scolastico, riferisce Repubblica.

La proposta della deputata di Liberi e Uguali puntava ad inserire nel ddl Codice Rosso una tipologia di reato legata proprio al revenge porn, ovvero la diffusione tramite social e chat di video intimi. A dire di si sono stati 218 deputati, quattordici in meno rispetto ai 232 richiesti per l'approvazione.