Alla ricerca di Camelot: vediamo dove si è creduto potesse trovarsi questa città

Alla ricerca di Camelot: vediamo dove si è creduto potesse trovarsi questa città
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Camelot è un luogo simbolico, dove i più noti cavalieri della storia inglese si riunivano col loro re, Artù, e il Mago Merlino. Dando per presupposto che questo castello sia solo parte di una leggenda medievale, è possibile identificarlo con una città che oggi esiste? Alcuni studiosi credono che lo sia.

La prima testimonianza che abbiamo su Camelot deriva da un'incompiuta opera del XII secolo, "Lancillotto, o il cavaliere della carretta", scritta dal noto scrittore francese Chrétien de Troyes. E' probabile che quest'ultimo modificò il nome gallese di "Caerleon", un luogo che, secondo il clerico Geoffrey di Monmouth, doveva essere la base militare principale del Re Artù.

Tuttavia, la collocazione geografica di Camelot non venne mai chiarita esplicitamente né dallo scrittore francese né dagli autori dei futuri romanzi del ciclo arturiano. Di conseguenza, sono nati svariati studi per cercare di proporre delle valide associazioni tra la città leggendaria e i centri urbani preesistenti.

L'ipotesi più avvalorata deriva da uno scritto dell'inglese Thomas Malory (1409-1471). Nella sua opera "La morte di Artù", egli collocò Camelot nella città di Winchester.

Con l'ascesa dei Tudor nell'Inghilterra del XVI secolo, le cose cominciarono a cambiare. Winchester venne sostituita con il castello fortificato di Cadbury, nel Somerset, una fortezza antica nata tra l'Età del Bronzo e quella del Ferro.

Molti accademici hanno anche proposto l'antica città di Camulodunum (l'odierna Colchester, nell'Essex), una delle prime capitali romane nell'antica Britannia - nonché una delle più antiche in tutto il Regno Unito. Essa venne costruita subito dopo l'invasione dell'imperatore Claudio nel 43 d.C., al comando della misteriosa Legio VIIII Hispana.

E' possibile che quest'ultima città sia stata scelta sia per la sua storia, strettamente legata alla cultura latina, sia per il significato del suo nome.

Camulodunum significa, letteralmente, "la Rocca di Camulos". Quest'ultimo era il corrispettivo celtico del dio romano della guerra, Marte. Di conseguenza, l'associazione tra Artù e il dio potrebbe aver influenzato la scelta di questa città come possibile Camelot (oltre all'evidente similitudine tra i due nomi).

Oggi, il riconoscersi come "la città in cui re Artù visse" è sicuramente vantaggioso da un punto di vista turistico. Tuttavia, la verità è che, probabilmente, come la leggenda di re Artù, Lancillotto e Ginevra o dei cavalieri della Tavola Rotonda, anche Camelot rimarrà solo una semplice creazione fantastica della mente umana.

Come ha affermato lo studioso del ciclo arturiano Norris J. Lacy, la bellezza di questa città incantata è che, anche se non corrisponde geograficamente ad un luogo preciso, la si può trovare ovunque - basta cercarla.