Ricercatori consigliano: 'Giù dispositivi elettronici, lasciate vagare la mente'

Ricercatori consigliano: 'Giù dispositivi elettronici, lasciate vagare la mente'
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Diversi studi scientifici cercano di scoprire l’impatto dei dispositivi tecnologici sulla mente, proponendo l’attiva ricerca di un equilibrio tra il loro utilizzo ed evitarli. Lo scorso giugno, ad esempio, abbiamo analizzato lo stress causato dal mettere in silenzioso il telefono. Oggi, invece, abbiamo un consiglio spassionato dagli scienziati.

Secondo una ricerca pubblicata dall'American Psychological Association sul Journal of Experimental Psychology: General, sarebbe fondamentale lasciar perdere gli smartphone per diverso tempo cosicché si possa dedicare tempo ai propri pensieri in solitudine.

Questa conclusione è stata raggiunta dopo una serie di sei esperimenti con un totale di 259 partecipanti, nei quali i ricercatori hanno cercato di comprendere il grado di divertimento – o di piacere – nel passare qualche minuto pensando in solitaria, senza accedere a smartphone o dispositivi elettronici in generale. Dunque, i ricercatori hanno posto i partecipanti in una sala conferenze spoglia o in una piccola area buia con tende senza stimolazione visiva per un totale di 3 o 20 minuti, chiedendo loro infine il grado di piacevolezza dell’esperienza. Sorprendentemente, il feedback è stato alquanto positivo da parte di tutti.

Nella serie di esperimenti c’è stata una costante: le persone sottovalutavano il piacere del pensare in solitudine. Si tratta di un risultato importante poiché fa notare come il sovraccarico di informazioni e accesso costante alle distrazioni ci impedisca di trascorrere del tempo lasciando vagare la mente, attività che ha vantaggi non poco importanti: ad esempio, pensare liberamente può aumentare le capacità di problem solving, migliorare la creatività e il benessere psicologico.

"Gli esseri umani hanno una straordinaria capacità di immergersi nel proprio pensiero", ha affermato l'autrice principale dello studio Aya Hatano, Ph.D., dell'Università di Kyoto in Giappone. "La nostra ricerca suggerisce che le persone hanno difficoltà ad apprezzare quanto possa essere coinvolgente il pensiero. Questo potrebbe spiegare perché le persone preferiscono tenersi occupate con dispositivi e altre distrazioni, piuttosto che prendersi un momento di riflessione e immaginazione nella vita quotidiana".

Il coautore dello studio Kou Murayama, ha specificato che non tutto il pensiero è intrinsecamente gratificante, e in effetti alcune persone sono inclini a circoli viziosi di pensiero negativo, ma che evitando attivamente le attività di pensiero, le persone potrebbero perdere i detti vantaggi.

Rimanendo nell’ambito della psicologia, sapevate che le persone parlano ai bambini quasi allo stesso modo in tutto il mondo?