Ricercatori coreani sviluppano muscoli sintetici sempre più efficienti

Ricercatori coreani sviluppano muscoli sintetici sempre più efficienti
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I ricercatori della Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) hanno sviluppato un muscolo artificiale sofisticato, ultrasottile e molto resistente che potrebbe trovare vaste applicazioni nell’ambito della robotica leggera.

Gli studi effettuati in questo campo, tutt’altro che conclusi, sono stati presentati al pubblico con delle interessanti dimostrazioni: una spilla a forma di fiore (un narciso, per l’esattezza) che “sboccia” grazie ad impulsi elettrici, farfalle robotiche che muovono le ali e foglie d’albero svolazzanti da una scultura cinetica a forma di albero.

Lo studio è stato riportato sulla rivista Science Robotics e non può che far ben sperare.

E’ un campo di studio alquanto fertile. Ingegneri e scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per creare attuatori (ovvero l’equivalente robotico di un muscolo che può muoversi) sempre più efficienti, veloci nei movimenti di contrazione, espansione e rotazione, e molto resistenti.

Potrebbero essere utilizzati in svariati campi, da quello delle protesi all’elettronica indossabile, da dispositivi biomedici attivi a feedback tattili.

Il centro di ricerca creativa del KAIST per la nano-ingegneria sembra essere riuscita a creare un prodotto con tali caratteristiche così ricercate, fatto con un particolare materiale chiamato MXene i cui strati, spessi solo pochi atomi, sono in titanio e composti di carbonio.

La combinazione tra questi due materiali ha permesso di dar vita ad un tessuto artificiale altamente resistente, in particolare il “muscolo” è durato per ben 5 ore, in movimento continuo, sotto l’applicazione di una bassa tensione.

I ricercatori hanno affermato che vi sono davvero enormi potenzialità per questi muscoli artificiali e la volontà di continuare su questa strada è forte.

Il KAIST continuerà a lavorare sulle applicazioni di attuatori artificiali sempre più efficienti e resistenti basati sulla tecnologia MXene ma anche sulle applicazioni ingegneristiche di nanomateriali come MXene 2D.

Non ci resta che attendere nuovi sviluppi in questo campo tanto vasto quanto complesso.