Ricercatori festeggiano il ritrovamento di un bisonte di 50.000 anni fa mangiandolo

Ricercatori festeggiano il ritrovamento di un bisonte di 50.000 anni fa mangiandolo
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Questa che oggi vi narriamo è la storia di Blue Babe, il bisonte che è vissuto due volte. A porre fine alla prima parentesi vitale dell’animale fu un leone, che lo sbranò in Alaska 50.000 anni fa; mentre la seconda iniziò quando furono rinvenuti i suoi resti mummificati, dal permafrost.

Fu scoperto nel 1979 da dei minatori d’oro, che consegnarono la carcassa, straordinariamente conservata, agli scienziati. Il bisonte in questione è l’unico esempio noto del Pleistocene. Però, cosa c’è di tanto particolare in questa scoperta? Beh, in effetti non c’è molto su cui disquisire, a parte il fatto che i ricercatori decisero di prepararsi un bel stufato di collo di bisonte di 50.000 anni fa

A preparare questa cena di Trimalcione fu il paleontologo Dale Guthrie, determinante nel recupero di Blue Babe dal permafrost. Analizzando i residui di collagene del bisonte, si pensava che l’esemplare avesse circa 36.000 anni, ma attrezzature più sofisticate suggeriscono che risalga ad almeno 50.000 anni fa.

Il repentino ghiacciamento del corpo ha permesso agli studiosi di analizzare i resti di questo animale in condizioni davvero eccezionali, ricavando anche della carne secca con grasso e midollo osseo. Insomma, il bisonte ha offerto tutto sé stesso in questa sua seconda vita: una scoperta unica del suo genere e una cena ancora più speciale.

Per raggiungere il culmine e celebrare il lavoro di Eirik Granqvist [il tassidermista] con Blue Babe, abbiamo cenato con uno stufato di bisonte per lui e per Bjorn Kurten, che stava tenendo una conferenza come ospite...” ha scritto Guthrie dell'evento.

Una piccola parte del collo della mummia è stata tagliata a dadini e fatta bollire a fuoco lento in una pentola con brodo e verdure. Avevamo Blue Babe per cena. La carne era ben stagionata ma comunque un po' dura, e dava allo stufato un forte aroma pleistocenico, ma nessuno se lo sarebbe perso”.