Ricercatori nutrono topi con questo popolare dolcificante e succede una cosa terribile

Ricercatori nutrono topi con questo popolare dolcificante e succede una cosa terribile
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Uno studio pubblicato sulla rivista PNAS lo scorso anno ha mostrato uno dei tanti motivi per limitare il nostro consumo di dolcificanti. Sono stati esaminati gli effetti dell'aspartame (dolcificante artificiale) e gli addetti ai lavori hanno scoperto che è capace di far sentire i topi ansiosi.

Quest'ultimo viene utilizzato in molti prodotti diversi, consumati da adulti e bambini, per addolcire il prodotto ma senza aggiungere le calorie dello zucchero (e in passato non si sapeva neppure se fosse innocuo).

Nello studio, quando i topi hanno avuto libero accesso all'acqua dosata con aspartame equivalente al 15 percento della quantità massima giornaliera raccomandata dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti per gli esseri umani, in genere hanno mostrato un comportamento più ansioso nei test dell'umore appositamente progettati.

La cosa che ha stupito gli addetti ai lavori è che gli effetti sono stati visti nella prole degli animali, fino a due generazioni. L'ansia è stata misurata attraverso una serie di test, effettuati in dei labirinti, su diverse generazioni di queste creature. Sono stati trovati cambiamenti significativi nell'amigdala, una parte del cervello associata alla regolazione dell'ansia.

Una scoperta coerente con quello che sappiamo, poiché l'aspartame si scinde in acido aspartico, fenilalanina e metanolo dopo il consumo, tutte sostanze che possono influenzare il sistema nervoso centrale. Dopo che ai topi è stato somministrato un farmaco ansiolitico, i comportamenti simili all'ansia si sono fermati in tutte le generazioni.

Ovviamente uno studio effettuato sui roditori potrebbe non trovare riscontro negli esseri umani, ma serve uno studio approfondito sulla questione, perché non sono solo coloro che consumano il dolcificante artificiale che potrebbero essere a rischio, ma anche i loro figli e i figli dei loro figli. Ci ricorda uno studio dove i ricercatori hanno nutrito i topi solo con Pepsi e Coca-Cola.