Sotto richiesta di Apple, la Foxconn ora produrrà gli iPhone usando energia pulita

Sotto richiesta di Apple, la Foxconn ora produrrà gli iPhone usando energia pulita
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Apple vuole offrire i suoi prodotti e servizi usando il 100% di energia pulita. Mica semplice, una cosa è alimentare gli uffici usando pannelli solari, altra cosa è persuadere fornitori e centri di assemblaggio in Cina a fare altrettanto. Il 74% della footprint di Apple deriva proprio dai partner asiatici. Ma qualcosa sta cambiando.

Infatti Apple è riuscita ad ottenere che quindici dei suoi partner principali producano le componenti degli iPhone e degli altri device di Apple utilizzando energia pulita. Tra questi anche la Foxconn e TSMC. Ora sono 44 i fornitori che hanno aderito al programma eco-friendly di Apple.

L'azienda crede che entro al 2020 riuscirà a raggiungere il suo obiettivo di utilizzare 4 gigawatt di energia rinnovabile all'interno del suo processo manifatturiero. Gli edifici principali dell'azienda negli USA, stando a quanto dichiarato da Apple, utilizzano già oggi interamente energia rinnovabile. CNBC, all'epoca dell'annuncio di questo traguardo, aveva comunque stimato che appena un quarto dell'impronta ambientale di Apple arriva dai quartier generali e dagli store, a pesare veramente è la produzione industriale dei partner, soprattutto asiatici.

Senza grosse sorprese, le ambizioni pro-ambiente di Apple hanno indispettito più di qualche grosso azionista: nel 2014 un azionista si era detto perplesso dell'intenzione di privilegiare la svolta green al profitto degli investitori, in tutta risposta Tim Cook gli aveva detto di vendere le sue quote e andarsene.

Di recente Apple ha troncato i rapporti con 5 società minerarie che non rispettavano gli standard etici dell'azienda.