Riduzione pacchetto Calcio, Sky multata per 2,4 milioni di Euro dall'AGCOM

Riduzione pacchetto Calcio, Sky multata per 2,4 milioni di Euro dall'AGCOM
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L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha multato Sky (qui le offerte di Maggio) per 2,4 milioni di Euro a causa del pacchetto Calcio. L'annuncio è arrivato tramite una delibera pubblicata sul sito ufficiale del Garante, e conferma di fatto le indiscrezioni emerse nelle scorse settimane.

Nel documento si legge che la televisione non ha avvisato gli utenti, tanto meno concesso loro il diritto di recesso, delle importanti modifiche applicate al pacchetto Calcio, che come noto quest'anno ha subito una riduzione dell'offerta in quanto trasmette solo tre partite di campionato a settimana su dieci. A ciò si aggiunge anche il fatto che la pay tv non garantisce la visione della Serie B, che insieme ai tre match di cui abbiamo parlato poco sopra vengono trasmessi dalla piattaforma on-demand DAZN, a seguito dell'assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2018-2021.

Per tale ragione, Sky dovrà pagare una sanzione amministrativa pecuniaria di 2,4 milioni di Euro ai sensi dell'articolo 98 comma 11 del decreto legislativo 1° Agosto 2003, n. 259.

Nelle sedi opportune, Sky ha sostenuto che l'offerta calcistica si è arricchita con la Champions League ed Europa League, ed altri eventi che gli abbonati potranno seguire al termine della Serie A. I legali della televisione hanno anche spiegato che la rinuncia alle tre partite della Serie A e di tutta la Serie B non sono state una scelta propria, ma effetto delle regole d'asta per i diritti televisivi. Infine, è stato osservato che gli sportivi ed appassionati erano a conoscenza della riduzione dell'abbonamento e che i clienti avevano il diritto di ridurre il pacchetto e recedere.

Nella lunga delibera però si legge che "all'esito dell'istruttoria condotta da questa Autorità risulta che nessuna informativa sia stata fornita agli utenti impattati dalla manovra di rimodulazione del pacchetto "Sky Calcio" in ordine all'esatto contenuto delle modifiche del suddetto pacchetto e al connesso diritto di recesso in esenzione di costi e penali, anche in caso di offerte promozionali. E quindi, per l'effetto, che la Società non abbia adottato alcuna misura diretta ad ottemperare alla delibera n. 488/18/CONS, neanche in seguito all'avvio del presente procedimento, come peraltro confermato dalla stessa Sky nell'audizione dell'11 aprile scorso".

La pay tv ha già annunciato che farà ricorso al Tar e tramite una nota ha osservato che ha "agito conformemente alla normativa e confida che la correttezza del proprio operato emergerà da un esame più approfondito in sede di ricorso dinanzi all'autorità giudiziaria amministrativa. Anche in questa occasione Sky ha dimostrato quanto la cura del cliente sia la priorità dell'azienda, decidendo sin dall'inizio della stagione 2018/2019 non solo di non ribaltare sulla propria clientela i maggiori costi rispetto al passato sopportati per l'acquisto dei diritti della Serie A, ma anche di arricchire il Pacchetto Sky Calcio con l'inclusione di rilevanti eventi calcistici, come l'Europa League e la Champions League".