Riemerge la Stanza della Sfinge tra le rovine della Domus Aurea

Riemerge la Stanza della Sfinge tra le rovine della Domus Aurea
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Nel mese di Maggio è stata scoperta un’immensa stanza, ricca di colorati affreschi, all'interno del palazzo di Nerone, la Domus Aurea, proprio mentre gli archeologi erano al lavoro per restaurare una nuova zona.

Il mastodontico palazzo di Nerone fu costruito dopo il grande e famoso incendio di Roma che sconvolse la città nel 64 d.C. e che viene ricordato, oltre per la distruzione generata, anche per la sua durata (circa nove giorni). Dalle ceneri della città, dunque, nacque questo sontuoso palazzo che trovò posto sui colli Palatino, Esquilino, Oppiano e Celio. Nonostante, dopo la morte di Nerone, la Domus Aurea venne sistematicamente distrutta o sostituita con altre strutture (come, per esempio, il famoso Colosseo), molte delle sue stanze sono giunte fino a noi e altre ancora, probabilmente, attendono di essere scoperte, esattamente come è successo alla stanza della sfinge.

Questa sala prende il nome da una scultura in pietra che raffigura, appunto, una sfinge posizionata sopra una pietra considerata sacra dai romani. Ma questa creatura mitologica non è l’unica decorazione all'interno di questo ambiente. Sui muri, infatti, sono stati osservati bellissimi affreschi di centauri danzanti, varie raffigurazioni rappresentanti il dio Pan, creature acquatiche ed uccelli, una scena di lotta che vede fronteggiarsi una spietata pantera ed un agguerrito guerriero armato di tutto punto con scudo, spada e arco.

La stanza doveva essere estremamente sfarzosa e anche le decorazioni ed i colori usati rispecchiavano questo gusto tanto che, oltre al prezioso e famoso color ocra, alcune raffigurazioni si pensa siano state fatte con dell’oro. L’ambiente è stato scoperto per puro caso quando gli archeologi, che stavano lavorando in una zona della Domus Aurea attigua alla camera segreta, hanno scorto un bagliore in una apertura, in angolo. Da questa spaccatura hanno osservato, finalmente, la volta della stanza della sfinge capendo, così, che si trattava di una nuova ala dell’antico palazzo.