Riemerge la testa di un dinosauro-uccello perfettamente conservata nell'Ambra

Riemerge la testa di un dinosauro-uccello perfettamente conservata nell'Ambra
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All'interno di un frammento d’ambra, che risale all'epoca dei dinosauri, è stata trovata, in perfette condizioni, la testa di una nuova specie di dinosauro-uccello.

Molto spesso, all'interno di frammenti di ambra è possibile trovare, in perfetto stato di conservazione, piccoli insetti o organismi, vecchi anche milioni di anni fa, ancora perfettamente riconoscibili. L’ambra, infatti, ha questa abilità di conservare nel tempo, anche per milioni di anni, il materiale organico intrappolato al suo interno. Ed è nel deserto del Myanmar che un gruppo di paleontologi ha riportato alla luce un altro frammento di ambra con, all'interno, la testa, perfettamente conservata, di una creatura vissuta circa 99 milioni di anni fa. Essa è perfettamente conservata se pensiamo che, dal momento in cui è rimasta imprigionata nell'ambra ad oggi, sono passati milioni di anni.

Ciò che gli scienziati hanno compreso attraverso lo studio di questo reperto fossile è che questa testa apparteneva ad una creatura che, in vita, doveva essere una specie di dinosauro-uccello. Le dimensioni del cranio sono molto ridotte, circa 7.1 millimetri di lunghezza, che fanno di questo esemplare l’uccello più piccolo mai trovato. Le caratteristiche morfologiche che più saltano allo sguardo osservando i resti fossili di questo animale è che gli occhi sono molto grandi rispetto alla testa, ed il lungo muso ha tanti piccoli ma affilatissimi dentini. Si calcola che i denti siano una sessantina e che venissero utilizzati per catturare invertebrati o artropodi.

Questi denti, benché di piccole dimensioni, dovevano essere estremamente letali per le sfortunate prede che finivano tra le fauci di questo piccolo uccello. Il nome che gli scienziati hanno dato a questa specie, Oculudentavis khaungraae, non è affatto casuale e, infatti, mette in evidenza le due maggiori caratteristiche di questo cranio, ovvero i numerosi denti e gli occhi grandi. Lo studio di questa nuova specie è stato pubblicato sulla rivista Nature da parte di una equipe dell’Università di Geoscienze della Cina.
Credit immagine: Lida Xing