I rifiuti creati dalla pandemia stanno distruggendo la fauna selvatica

I rifiuti creati dalla pandemia stanno distruggendo la fauna selvatica
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L'inizio della pandemia da coronavirus ha aumentato esponenzialmente la richiesta dei dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti monouso. Tutti questi oggetti, però, sono usa e getta; qualcosa che non si sposa per nulla bene con l'ambiente.

Questa spazzatura, in poche parole, sta creando grossi problemi alla fauna selvatica. "Sia le maschere che i guanti rappresentano un rischio di impigliamento , intrappolamento e ingestione, che sono alcuni dei principali impatti ambientali dell'inquinamento da plastica", spiega un team di ricercatori dei Paesi Bassi nella rivista Animal Biology.

Secondo una stima, durante la pandemia da COVID-19 vengono utilizzate ogni minuto 3 milioni di maschere facciali, la maggior parte di esse tutte monouso. Non si tratta di una bella notizie e oltre 1,5 miliardi di maschere per il viso potrebbero essere finite nell'oceano solo durante lo scorso anno. Nel nuovo studio, gli esperti hanno ottenuto un'immagine più chiara di questo inquinamento.

Tra tutti gli avvistamenti viene riportato che: gli uccelli utilizzano mascherine e guanti per i loro nidi, un pettirosso americano (Turdus migratorius) è stato trovato morto impigliato in una maschera facciale, un gabbiano aveva una maschera avvolta intorno alla zampa per settimane e altri uccelli avevano impigliate delle mascherine nei loro artigli o becchi.

A volte, gli animali mangiano involontariamente la plastica, come il pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus), trovato su una spiaggia in Brasile con una maschera facciale nella pancia. "La pandemia non è ancora finita e la quantità di DPI utilizzati può solo aumentare e continuerà a minacciare la fauna selvatica ben oltre il tempo in cui l'accesso a un vaccino diventa disponibile", spiegano gli autori. "Oltre a questo, gli articoli già disseminati si degraderanno in micro e nanoplastiche e rimarranno nell'ambiente per centinaia di anni".