Riforma Copyright, Google: "ci saranno ripercussioni su economia digitale"

Riforma Copyright, Google: 'ci saranno ripercussioni su economia digitale'
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A poche ore dall'approvazione della riforma sul copyright dell'Unione Europea, arrivano le prime reazioni da Bruxelles ma anche oltremanica. Sono tanti infatti i politici e società che stanno commentando il via libera arrivato dalla Plenaria.

Antonio Tajani, dopo il tweet, ai microfoni ha affermato che "questo Parlamento ha dimostrato la sua determinazione a proteggere l'inestimabile patrimonio di cultura e creatività europeo. La nostra Unione potrà così beneficiare di regole moderne ed eque per la tutela dei diritti d'autore per il più grande mercato digitale al mondo" ed ha parlato di una "fine del far west in internet".

L'ex Ministro della Cultura, Dario Franceschini via Twitter ha sottolineato che oggi è andata a buon fine "una giusta battaglia per tutelare il diritto d'autore e la libertà creativa che ha sempre visto l'Italia in prima fila". Dello stesso avviso anche il collega del PD, Roberto Rampi, il quale ha spiegato che la nuova direttiva va a "tutelare il lavoro intellettuale e creativo di migliaia di donne e di uomini".

Il vice presidente della Commissione Europea, Andrus Ansip, ha invitato gli stati membri a fare "pieno uso di queste salvaguardie nella legislazione nazionale".

Soddisfatto anche il presidente dell'ENPA Carlo Perrone, che parla di "grande vittoria per la stampa in Italia. Questo è un voto storico per l'anima e la cultura dell'Europa. La tutela del copyright sarà essenziale per il futuro degli editori di stampa e il giornalismo professionista dove gli utenti del web si vedono ora garantito un Internet democratico e pluralista".

Di diverso avviso Google, secondo cui "la direttiva sul copyright è migliorata, ma porterà comunque ad incertezza giuridica e impatterà sulle economie creative e digitali dell'Europa. I dettagli contano e restiamo in attesa di lavorare con politici, editori, creatori e titolari dei diritti mentre gli Stati membri dell'Ue si muovono per implementare queste nuove regole".

Sulla stessa linea anche il sottosegretario ai Beni Culturali, Gianluca Vacca, il quale osserva che "la riforma del copyright approvata dal Parlamento europeo rappresenta purtroppo la risposta sbagliata a un giusto problema. Si è persa una grande occasione per fare una riforma equilibrata e al passo con i tempi. Nessuno mette in dubbio che fosse necessario intervenire per superare una normativa anacronistica, ma c'era la possibilità di trovare altri equilibri, senza incidere sulla libertà della Rete. Preoccupa invece una riforma che impone alle piattaforme controlli preventivi per i contenuti da caricare online, penalizzando chi non può onorare questo obbligo e con il chiaro rischio di censura e di limitazione degli usi leciti dei contenuti stessi".

La lista delle novità introdotte dalla riforma è disponibile nella nostra notizia dedicata.