Riforma Copyright, il consiglio dei ministri dell'UE dà il via libera. Italia contraria

Riforma Copyright, il consiglio dei ministri dell'UE dà il via libera. Italia contraria
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Il consiglio dei ministri dell'Unione Europea si è riunito questa mattina per discutere della riforma del copyright approvata qualche settimana dalla Plenaria di Bruxelles ed ha confermato il via libera.

Hanno votato a favore diciannove paesi, tra cui Francia e Germania, mentre Finlandia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia e Svezia hanno dato nuovamente parere negativo. Si sono astenute invece Belgio, Estonia e Slovenia.

Nelle prossime settimane, in base all'iter previsto dalla normativa, la riforma del diritto d'autore dovrebbe arrivare sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, che ne sancirà l'entrata in vigore. A quel punto starà ai singoli paesi integrare il nuovo pacchetto di norme nelle leggi nazionali, ma il tutto dovrà avvenire entro un massimo di 24 mesi.

Quello di stamattina segna di fatto l'ultimo passo verso l'approvazione definitiva del tanto discusso pacchetto di normative, la cui discussione è cominciata due anni fa.

Secondo le nuove regole, Google ed altre piattaforme online dovranno firmare accordi di licenza con musicisti, artisti, autori, editori di notizie e giornalisti per utilizzare i loro contenuti.

YouTube, Instagram e simili dovranno inoltre anche installare filtri per impedire agli utenti di caricare materiali coperti da copyright.

La normativa ha provocato non poche polemiche: in particolare Wikipedia ha duramente contestato il contenuto.