É stato rilevato uno "strano" e potente segnale all'interno della Via Lattea

É stato rilevato uno 'strano' e potente segnale all'interno della Via Lattea
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Nell'ormai lontano 28 aprile 2020 è stato rilevato un intenso impulso radio da due telescopi terrestri. Nonostante sia durato solamente un millisecondo, il segnale ha fatto sussultare gli esperti, poiché si tratta del primo impulso del genere ad essere rilevato all'interno della Via Lattea, a "soli" 30.000 anni luce dal nostro pianeta.

Ad osservare il lampo energetico sono stati il Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME) e il Survey for Transient Astronomical Radio Emission 2 (STARE2). Fino a questo fatidico momento, infatti, tutti i "lampi radio veloci" conosciuti sono stati osservati fuori dalla nostra galassia (a miliardi di anni luce di distanza).

La scoperta dell'aprile 2020, inoltre, è anche nota per essere l'esplosione radio più energica che gli astronomi abbiano mai registrato nella Via Lattea. "Possiamo imparare di più da una fonte a 30.000 anni luce di distanza rispetto a una a un miliardo o più di anni luce", afferma Kiyoshi Masui, assistente professore di fisica presso il Massachusetts Institute of Technology. "Finalmente abbiamo una fonte vicina da studiare".

Non sappiamo molto su questi eventi, a parte che si verificano nella Via Lattea ogni giorno e che durano pochissimo. Sono stati proposti dozzine di modelli per spiegare le origini di questi lampi radio veloci: dalle stelle di neutroni alle nane bianche fino alle magnetar. Quest'ultima teoria è stata rafforzata dalla scoperta del 2020.

FRB 200428, così il nome della scoperta, ha avuto origine nella costellazione della Volpetta, che si trova proprio dove si trova la magnetar galattica SGR 1935+2154. Sicuramente gli esperti studieranno ancora il fenomeno, così per avere un'idea ancora più chiara su questi incredibili "misteri"... che iniziano a diventare sempre più chiari.

Nel frattempo: tutti i lampi radio veloci sono creati o meno attraverso lo stesso meccanismo? "Si tratta di una questione in sospeso, ed è oggetto di un ampio dibattito tra gli astronomi", afferma infine Masui.