Rimesso in natura uno dei primi koala ricoverati dopo gli incendi in Australia
INFORMAZIONI SCHEDA
E’ stato finalmente rilasciato in natura, nel suo habitat, uno dei primi koala feriti durante gli incendi che hanno devastato l’Australia pochi mesi fa.
Tutti noi ricordiamo le drammatiche immagini delle foreste Australiane strette sotto la morsa del fuoco, alimentato da condizioni climatiche avverse (caldo e siccità), che ha distrutto e ucciso in maniera spregiudicata al suo passaggio, mettendo in pericolo centri abitati e persone. Si stima che gli incendi abbiano bruciato e devastato un quinto delle foreste australiane e che abbiano provocato la morte di circa un miliardo di specie viventi. Gli incendi che hanno attanagliato l’Australia sono stati così intensi e di lunga durata che persino gli astronauti sulla stazione spaziale orbitante si sono accorti di quanto stava succedendo e della gravità della situazione. Una delle specie che ha pagato, forse, lo scotto maggiore di questa distruzione sono stati proprio i koala.
Circa il 30% del loro territorio, infatti, è scomparso a causa degli incendi e si stima che circa 2000 esemplari sono periti durante la calamità. Tuttavia, le buone notizie sembrano non mancare. I koala feriti durante l’incendio sono stati portati al Koala Hospital dove sono stati curati e, finalmente, in questi giorni, riportati nel loro habitat perché guariti dalle ferite. Il Koala Hospital si trova a Port Macquire, nella zona sud-est dell’Australia, ed è un centro di riabilitazione e cura per questi animali. In questi giorni sono stati rilasciati 49 esemplari che erano in cura presso la struttura e, complice le piogge, il bel tempo e l’abbondanza di cibo, gli esperti dell’ospedale hanno deciso di rimetterli in natura.
Tra gli esemplari rilasciati vi è anche Anwen, una koala che è stata in cura presso l’ospedale per circa cinque mesi. E’ stata una delle primissime vittime degli incendi ad essere stata portata all'interno della struttura e, in questo lasso di tempo, è stata curata dalle ustioni e da una infezione secondaria. Grazie a strutture come queste è stato possibile salvare e rimettere in natura tantissimi animali dopo eventi catastrofici di tale portata.
FONTE: IFL Science
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