Rimodulazioni telefoniche, l'AGCOM: "Pronti ad accertamenti"

Rimodulazioni telefoniche, l'AGCOM: 'Pronti ad accertamenti'
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Dopo la denuncia del Codacons, che ha lanciato l'allarme su una possibile nuova ondata di rincari delle offerte telefoniche, il commissario responsabile dell'AGCOM per i servizi ed i prodotti, Francesco Posteraro, ha annunciato che l'autorità è pronta a fare degli accertamenti sull'ondata di rimodulazioni che hanno interessato gli utenti.

"Verificheremo se gli aumenti a raffica delle tariffe di telefonia mobile di questa estate sono in linea con le normative vigenti“ ha affermato nel corso di un'intervista tenuta con La Stampa, a cui però ha precisato che ad oggi è difficile stabilire se sono in arrivo altri aumenti delle tariffe, perchè “dipende dalle politiche commerciali delle diverse compagnie. C’è da dire che il settore era un po’ in sofferenza e i rincari erano attesi”.

Posteraro ha anche precisato che le modifiche unilaterali dei contratti non sono pratiche scorrette, in quanto gli operatori "sono titolari dello jus variandi, vale a dire che possono cambiare le condizioni contrattuali previste dai diversi piani tariffari. Tuttavia devono introdurre le variazioni in maniera trasparente. Nel caso di cambiamenti e di ritocchi sui prezzi, i consumatori possono decidere di rivolgersi a un altro operatore. Questo senza dover pagare costi di disattivazione, né penali”.

Discorso differente per la fatturazione a 28 giorni, per cui sono stati disposti i rimborsi. In questo caso le compagnie sono tenute a ridare i soldi ai clienti, ma al momento "non hanno rimborsato gli utenti. A noi risulta questo, poi le diverse società di Tlc diranno la loro e si difenderanno nell’ambito del procedimento in corso”.

Secondo Posteraro "sono scaduti i termini entro i quali avrebbero dovuto procedere alla restituzione dei giorni erosi attraverso la modifica della cadenza nella tariffazione. Ne hanno diritto quegli utenti che non hanno optato per soluzioni alternative. Per questo abbiamo aperto nuovi procedimenti sanzionatori. Saranno conclusi tra massimo 150 giorni. Al termine di questo periodo l’Autorità potrà decidere di erogare delle sanzioni pecuniarie fino a 5 milioni di euro”.