Rinvio switch off DVB-T2, Persidera non ci sta: "a rischio la TV gratuita"

Rinvio switch off DVB-T2, Persidera non ci sta: 'a rischio la TV gratuita'
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Il rinvio al 2023 dello switch off al DVB-T2 non trova sponda nell'operatore indipendente Persidera, che in una lettera inviata al MISE, AGCOM ed Antitrust evidenzia come la decisione potrebbe avere delle gravi ripercussioni sulla concorrenza ed il sistema.

Persidera infatti evidenzia come sia necessario "scongiurare gli effetti negativi sul pluralismo radio televisivo e sulla dinamica concorrenziale che la prospettata revisione delle norme esistenti, con lo spostamento temporale non definito in modo certo dell’obbligo dell’adozione degli standard Mpeg-4 e Dvb-T2 assieme alla confermata riduzione delle risorse frequenziali della Banda 700 MHz, prevista per il 30 giugno 2022, potrebbe comportare e tutelare il diritto dell’utenza di continuare a fruire di un’ampia scelta di servizi radiotelevisivi, in particolare di servizi free-to-air in digitale terrestre che sono predominanti nel mercato dei media nazionali".

La TV indipendente cita anche lo studio Fub di recente pubblicazione sulla diffusione degli apparati TV in Italia e gli scenari evolutivi, in cui si stima che "anche nello scenario non supportato da misure normative che favoriscano il ricambio dei televisori, sole 900mila famiglie sull’intero territorio nazionale si troverebbero senza nuovo ricevitore al 1 settembre 2021". Inoltre, secondo Persidera, l'introduzione di misure di sostegno come il bonus tv da 100 Euro senza ISEE potrebbe favorire l'azzeramento di tale deficit.

Nella lettera viene anche citata la penalizzazione per gli operatori gratuiti ed indipendenti, oltre che una sensazione di incertezza e disorientamento tra gli utenti finali.