La riproduzione di questi pesci d'acqua dolce è alquanto curiosa e sorprendente

La riproduzione di questi pesci d'acqua dolce è alquanto curiosa e sorprendente
di

Quando i ciclidi si accoppiano non sono affatto esigenti nella scelta del partner tanto che la nuova prole può contenere molti geni diversi rispetto a quelli della specie di cui fa parte.

La natura non smette mai di sorprenderci. Ed anche in questo caso, ciò che avviene all'interno della famiglia dei Ciclidi ha del sorprendente e anche del curioso. Per prima cosa spieghiamo cosa sono i ciclidi. Si tratta di organismi di acqua dolce che vivono in Africa ed in Sud America, sovente all'interno di laghi, una famiglia che comprende quasi duemila diverse specie. Durante il periodo dell’accoppiamento, come ci dicono gli scienziati dell’Università di Cambridge, forse a causa della torbidità delle acque in cui questi animaletti vivono, le femmine non riescono a distinguere alla perfezione i colori dei maschi.

La torbidità dell’acqua gioca quindi un ruolo chiave perché le femmine hanno più probabilità di “sbagliare” la specie del partner quando le acque sono più sporche. La conseguenza di questa mancata selezione si risolve in una prole che è il risultato di incroci tra ciclidi provenienti da specie diverse, prole che ha, quindi, geni molto differenti da quelli della specie a cui appartiene. Questo è il motivo per cui i ciclidi comprendono una moltitudine di specie diverse, circa 2000 anche se il numero è probabilmente sottostimato. Questa scarsa selezione nello scegliere il partner ha portato ad una rapida e diversa speciazione all'interno di questa variegata famiglia. Nel lago Malawa, per esempio, oltre 800 specie diverse si sono differenziate in “soli” 2 milioni di anni, ma una dato ancor più sorprendente è quello che giunge dal Lago Vittoria con 700 e più varietà che si sono evolute in soli 150.000 mila anni.

Queste specie distinte hanno, quindi, la particolarità di riuscire ad accoppiarsi e di far nascere una prole vitale e fertile che è una sorta di incrocio tra due specie diverse. Ed è proprio questo, forse, il motivo per cui questi pescioni d’acqua dolce sono così ibridi, perché la selezione del partner giusto non sempre avviene. Gli autori dello studio hanno quindi concluso che la prole ibrida, contenente nel suo patrimonio genetico cromosomi e geni appartenenti a due specie diverse, non fa altro che favorire l’evoluzione che può, perciò, scegliere tra individui con geni variegati, in particolare quelli che sono più adatti all'ambiente in cui vivono.