Risolto caso di omicidio dopo 32 anni grazie al campione di DNA più piccolo di sempre

Risolto caso di omicidio dopo 32 anni grazie al campione di DNA più piccolo di sempre
di

Nulla è irrisolvibile con la giusta tecnologia... e il giusto tempo. Un caso di omicidio vecchio 32 anni e ritenuto impossibile è stato finalmente risolto. Il tutto grazie solamente all'equivalente di sole 15 cellule umane (appena 0,12 nanogrammi). Vediamo insieme come sia stato possibile.

Pensate, infatti, che la quantità di DNA utilizzata dai test disponibili in commercio è di circa 750-1.000 nanogrammi. La vittima di questa storia è Stephanie Isaacson che all'epoca del suo omicidio aveva soltanto 14 anni. La prova del DNA del suo assassino è stata lasciata sulla sua maglietta, ma numerosi tentativi nel corso degli anni per trovare una corrispondenza si sono rivelati infruttuosi.

Tutto cambiò soltanto nove mesi fa, quando una società di sequenziamento del genoma chiamata Othram si rivolse al dipartimento di polizia metropolitana di Las Vegas (LVMPD). La società Othram aveva appena ricevuto una donazione da utilizzare per finanziare le indagini su un caso irrisolto.

"Il caso di Stephanie è stato scelto specificamente per la quantità minima di prove del DNA disponibili", spiega il tenente Ray Spencer della LVMPD. "Di conseguenza, abbiamo identificato Darren Roy Marchand, come la persona che ha aggredito e ucciso Stephanie nel 1989". Ci sono voluti sette mesi, ma Othram ha infine costruito un profilo genetico dai resti delle prove del DNA con i database di ascendenza.

Gli esperti hanno identificato il cugino del presunto assassino di Isaacson e, partendo da lì, sono riusciti ad identificare l'assassino stesso, un uomo precedentemente accusato nel 1986 di aver strangolato a morte la 24enne Nanette Vanderberg. Questo caso venne archiviato per mancanza di prove e il suo assassino (e quello di Isaacson) si suicidò nove anni dopo.

"Sono felice che abbiano scoperto chi ha ucciso mia figlia", ha scritto la madre di Isaacson in una dichiarazione letta alla conferenza stampa. "Non ho mai creduto che il caso sarebbe stato risolto".