Scoperto e risolto grave bug di Zoom su Mac: correte ad aggiornare!

Scoperto e risolto grave bug di Zoom su Mac: correte ad aggiornare!
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Da un paio d'anni ormai, le app di videochiamate e conference call come Zoom sono entrate nella vita di molte persone, soprattutto tra i lavoratori e gli studenti. È per questo che ogni bug presente su questi programmi fa temere il peggio per i dati degli utenti: solo un anno fa, per esempio, un bug di Zoom esponeva i dati degli utenti durante la condivisione dello schermo.

Analogamente, oggi Zoom ha scoperto e risolto una grave vulnerabilità nella sua app per le videochiamate: fortunatamente, il problema sembra essere stato limitato agli utenti che utilizzavano Mac e Macbook per le loro conference call, ma avrebbe rischiato comunque di ledere la privacy di diverse persone, soprattutto in ambito lavorativo.

A quanto pare, infatti, a causa di un bug Zoom continuava a registrare il microfono degli utenti MacOS anche dopo che questi si erano scollegati da una videochiamata, trasmettendone i suoni alle persone ancora presenti nella riunione. In altre parole, se aveste abbandonato un meeting per connettervi ad un'altra riunione sempre su Zoom, o semplicemente lasciato il Mac acceso senza chiudere l'app, tutte le persone rimaste nella chiamata precedente avrebbero continuato ad ascoltare i suoni captati dal vostro microfono.

Il problema è stato scoperto da un utente che ha verificato che l'icona dell'utilizzo del microfono di MacOS Monterey rimaneva accesa anche dopo aver lasciato una riunione di lavoro per scrivere alcuni messaggi sulla piattaforma: approfondendo le ricerche nel Control Center di MacOS, infine, l'utente ha scoperto che Zoom continuava ad accedere al suo microfono anche dopo che questi era uscito dalla riunione, facendo sentire il suo audio a chi era rimasto nella videochiamata.

La segnalazione dell'utente ha incontrato una pronta risposta da parte del servizio di web conferencing, che ha risolto il problema con Zoom 5.9.3, rilasciato nelle scorse ore per MacOS. L'azienda ha spiegato che, in alcuni casi "l'indicatore luminoso giallo può continuare ad apparire anche dopo aver lasciato un meeting, una chiamata o un webinar", ed ha invitato tutti gli utenti ad aggiornare il client del servizio di comunicazione da remoto per evitare spiacevoli inconvenienti dovuti al bug.

In passato, Zoom ha avuto seri problemi di privacy: per esempio, la compagnia ha spiegato di aver introdotto la crittografia end-to-end per le videochiamate nel 2016, ma in realtà la feature ha iniziato a funzionare correttamente solo nel 2020. Intanto, comunque, Zoom sta per aggiornarsi con moltissime nuove funzioni, tra cui la traduzione live del parlato in altre lingue e l'integrazione di Facebook VR nei meeting.