Risolto un problema decennale: ecco perché la crema Oreo si attacca solo da un lato

Risolto un problema decennale: ecco perché la crema Oreo si attacca solo da un lato
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Tra fisica e golosità, gli scienziati del MIT hanno finalmente dato una risposta a un dilemma decennale: perché la crema degli Oreo si attacca solo da un lato del biscotto. In un articolo pubblicato sulla rivista Physics of Fluids viene svelato l'arcano motivo, e la materia di studio è stata battezzata "oreologia" dagli esperti.

Esistono tanti studi scientifici su quelli che vengono chiamati "flussi rilevanti per la cucina". Ad esempio, gli esperti studiano spesso la struttura del formaggio, la composizione e il flusso di pastella e pane senza glutine, cercano di scoprire perché i fili di miele possono diventare così lunghi e sottili mentre inventano pasta per pizza senza lievito.

Gli Oreo sono un "esempio canonico di reometria a piastre parallele", afferma la coautrice dello studio Crystal Owens, studentessa laureata al MIT. I biscotti sono stati descritti come un "composito laminato a tre strati per tutti i giorni". La crema è il campione fluido e i due biscotti sono le piastre parallele. La controrotazione dei biscotti (quando si dividono) fa sì che la crema si tagli e scorra prima di fratturarsi, poiché le due parti si separano.

Dopo aver comprato i biscotti, gli scienziati hanno attaccato ogni Oreo alle piastre parallele del reometro (un dispositivo utilizzato per misurare il modo in cui fluisce un liquido) con una pistola per colla, escludendo eventuali biscotti rotti. Successivamente hanno ruotato una cialda rispetto all'altra e hanno controllato quanta crema finiva su ogni biscotto.

"Credevo che girando perfettamente gli Oreo, la crema nel mezzo si sarebbe divisa perfettamente", afferma Owens. "Quello che succede in realtà è che la crema si stacca quasi sempre da un lato". Gli esperimenti hanno dimostrato che questa distribuzione della crema non è influenzata dalla velocità di rotazione, dalla quantità di ripieno di crema o dal sapore, ma bensì dal livello di adesione preesistente tra la crema e i biscotti di cioccolato (anche se la velocità di rotazione gioca un ruolo importante nel determinare la rottura o meno del cookie).

Gli esperti hanno anche creato un macchinario, stampandolo in 3D, per cercare di dividere perfettamente un Oreo. Tuttavia, riferiscono, che la divisione non sarà sempre precisa a causa del mondo in cui i biscotti vengono prodotti e quindi orientati durante il confezionamento, nonché con il modo in cui vengono conservati.

A proposito, uno studio ha perfino calcolato il perfetto tempo di inzuppamento degli Oreo, perché la colazione è una cosa seria!

Risolto un problema decennale: ecco perché la crema Oreo si attacca solo da un lato